<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Povegliano, il video

Le lacrime dell'agente: «Scusate se sono troppo dura, ma non dobbiamo mollare»

Povegliano, il video
L'agente di polizia locale di Povegliano
L'agente di polizia locale di Povegliano
Parla la vigilessa di Povegliano

Un grido, una supplica prima di scusarsi per essere stata troppo dura con i compaesani nel costringerli a stare chiusi a casa.

A parlare, con la voce rotta dalla commozione, è Giulietta Bicego, l’unico agente di polizia locale a Povegliano. Lo ha fatto, microfono in mano, alle 18 quando la musica a tutto volume mette un po’ da parte l’ansia di questi giorni. Ci stanno pensando i social, in queste ore, a diffondere le sue parole. Il video è stato postato sul gruppo Facebook aperto al pubblico “Sei di Povegliano se...” da Barbara Piccoli.

 

In poco tempo ha ricevuto tantissimi like, condivisioni e commenti. «Il momento è brutto», dice Bicego trattenendo a stento le lacrime, «e per quel che mi riguarda ho fatto tutto quello che mi era possibile fare. Sto lavorando dal 9 di marzo ininterrottamente e la notte piango». È stata lei, insieme ad alcuni volontari della protezione civile, a passare casa per casa per consegnare le mascherine di protezione. Sempre lei a controllare che la quarantena – se non per casi di necessità – fosse rispettata.

«Capisco», prosegue la vigilessa, «che a volte sono stata un po’ aggressiva, ma vi posso giurare che avere un figlio medico a casa in quarantena per aver soccorso una persona positiva non è certo il meglio della vita». E ancora: «Se sono stata un po’ aggressiva vi chiedo scusa, ma finché questa lotta dura io sono qua».

Nicolò Vincenzi

Suggerimenti