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La sindaca: «Ho capito che era Covid»

La sindaca Sara Moretto
La sindaca Sara Moretto
La sindaca Sara Moretto
La sindaca Sara Moretto

«Quando prendi il Covid-19 te ne accorgi subito, perché hai una strana sensazione di stanchezza che ti fa capire immediatamente che c’è qualcosa che non va». A dire queste parole è un’amministratrice pubblica che gli effetti della malattia causata dal coronavirus li conosce bene, perché li ha dovuti, come tanti altri, affrontare in prima persona. Si tratta di Sara Moretto, la prima cittadina di Buttapietra. Fortunatamente per lei, la sindaca non ha dovuto vivere ricoveri ospedalieri o subire terapie invasive, ma, comunque, per tutelare i suoi cari ha deciso di restare lontana quasi due settimane di suoi due bambini, che hanno due e cinque anni, e dal marito. Una volta verificato che era positiva attraverso il test del tampone, Moretto, che ha 43 anni e di professione è avvocato, ha deciso di andare a vivere in un appartamento vuoto di proprietà dei suoi genitori. L’ha fatto per amore della sua famiglia, per salvaguardarla da un rischio di contagio. «Mi sono resa conto che non sarei potuta rimanere isolata in casa, sia per gli spazi disponibili che per il fatto che i bambini continuavano a cercarmi», racconta. «Tenendo conto anche del fatto che mio marito soffre di asma, ho capito che, se volevo preservare la mia famiglia dal contagio, dovevo andare a stare temporaneamente da un’altra parte», aggiunge. Del suo esilio forzato, che è terminato in questi giorni, la prima cittadina ricorda aspetti sia negativi che positivi. «Essere costantemente lontani da tutti non era facile, tanto che con i miei figli continuavamo a fare dirette telefoniche, ma questo periodo è stato reso meno impegnativo sia dai messaggi che ho ricevuto da tanti cittadini, i quali hanno espresso una vicinanza che non era solo formale e che mi ha fatto bene, che dalla possibilità di tirare il fiato e pensare alle cose fatte ed a quelle da fare», dice. La prima cittadina, comunque, spiega che lei non ha mai avuto febbre, ma che da subito non ha più sentito odori e gusti. Situazioni, queste, che si sono manifestate in abbinamento ad un senso di spossatezza ed a qualche difficoltà per quanto riguarda l’udito. «Adesso sto bene, visto che mi rimane solo un po’ di stanchezza, ma, proprio in considerazione di quello che ho passato, mi sento di raccomandare ai miei concittadini di rispettare le regole di prevenzione del contagio, dal distanziamento, all’igiene delle mani, all’uso delle mascherine, e di fare il tampone non appena si rendono conto che possono aver contratto il virus», dice Moretto. «Io ho capito subito che non avevo un banale raffreddore, e credo proprio di non essere stata l’unica», aggiunge. La sindaca, che fino alla fine di questa settimana resterà a casa con i suoi cari senza uscire, sottolinea anche che chi non ha particolari problemi di salute ed un’età non avanzata può affrontare un’eventuale malattia restando sereno. «Dal Covid si può guarire», dice. Spiegando che, però, è necessario continuare a restare attenti, per evitare di contagiare anziani e persone con situazioni di salute fragili. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca Fiorin

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