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La facciata a scuola era piena di scritte I ragazzi hanno disegnato un murales

Il gruppo di ragazzi che hanno lavorato per la comunità con il sindaco e i consiglieri
Il gruppo di ragazzi che hanno lavorato per la comunità con il sindaco e i consiglieri
Il gruppo di ragazzi che hanno lavorato per la comunità con il sindaco e i consiglieri
Il gruppo di ragazzi che hanno lavorato per la comunità con il sindaco e i consiglieri

A dare il benvenuto nel primo giorno di scuola agli oltre 350 bambini e ragazzi della scuola dell’infanzia La giostra e del tempo pieno Dante Alighieri sarà un grande murales realizzato all’entrata. Copre uno spazio prima occupato da scritte e disegni che deturpavano l’ambiente e non davano certamente un buon segnale davanti alle due scuole. L’idea non solo era di bonificare quello spazio, ma anche di lanciare un messaggio sia agli scolari che alla comunità è nata dai consiglieri comunali, Erica Dolci e Michele Giarola, che hanno voluto promuovere una nuova attività rivolta ai giovani di Castel d’Azzano all’interno dell’ambito legato alle Politiche giovanili di cui hanno la delega. L’occasione è nata questa estate con l’adesione del Comune al progetto Ci sto Affare fatica che ha visto la partecipazione di 40 giovani per due settimane di lavoro nel territorio comunale: un gruppo si è dedicato alla manutenzione nei giardini pubblici, l’altro alla realizzazione del murales. «Abbiamo coinvolto i nostri giovani nel rendere migliore e più accogliente un ambiente cruciale per la nostra comunità, come l’entrata delle due scuole deturpata nel corso degli anni da scritte e disegni improvvisati e inadeguati al contesto», spiega Erica Dolci coordinatrice del progetto. «È stata una valida iniziativa alla quale ho partecipato con entusiasmo: i ragazzi hanno vissuto un’esperienza di servizio nel riqualificare questo spazio, cogliendola come opportunità per promuovere bellezza e cultura, grazie alla creazione di disegni ricercati e pensati, attraverso i quali abbiamo voluto lanciare un messaggio a tutta la cittadinanza». «Il murales, infatti», continua Erika Dolci, «prende spunto dagli obiettivi Agenda 2030, rivolti ad uno sviluppo più sostenibile delle nostre società e per il quale Castel d’Azzano vuole impegnarsi come comunità consapevole sin da subito e, perché no, anche a partire dai più piccoli». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Guzzetti

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