L’istituto Carnacina apre con 450 studenti iscritti

La sede valeggiana dell'Istituto professionale dei servizi alberghieri e della ristorazione (Ipsar) Carnacina ripartirà in presenza dal 14 settembre. L’edificio, costruito pochi anni fa, consente infatti di garantire le misure di sicurezza (distanziamento sociale, sanificazioni, etc.) richieste dalla normativa. «Quest’anno vi saranno 460 allievi», dichiara il dirigente scolastico, Eugenio Campara, «con ventitré classi. Una ventina di alunni per classe che ci permetteranno così di mantenere un corretto distanziamento, anche nell’utilizzo dei laboratori». Una flessione rispetto all’anno precedente, quando le classi erano 25 e gli allievi attorno ai 600, che facilita il superamento delle rotazioni e permette d’assegnare a ciascuna classe un’aula. «Per evitare commistioni», conferma Campara, «ogni classe avrà un’aula precisa, tranne che per le attività laboratoriali dove ci sarà, grazie a nuovo personale Ata in arrivo, un surplus di sanificazione». Questo facilitato dalle pratiche di sanificazione personali e delle attrezzature che fanno già parte del percorso di studi. Anche la ricreazione cambierà veste e si permetteranno agli studenti uscite scaglionate per corridoio, in modo da evitare assembramenti. Per il dirigente scolastico anche l’ immissione in ruolo di nuovi docenti, avvenuta un paio d’anni fa, dovrebbe facilitare la ripartenza, avendo un organico in gran parte già delineato. Se poi si dovesse parzialmente tornare alla didattica a distanza l’esperienza precedente permetterebbe di svilupparla senza problemi. «Quando partimmo a marzo”», rimarca Campara, «incontrammo qualche difficoltà, ma poi ci siamo attrezzati, anche fornendo strumenti ai ragazzi che non potevano procurarsene, come una cinquantina di computer e una decina di chiavette per le connessioni. Così i piatti e i cocktail invece che essere preparati nei laboratori scolastici venivano creati a casa, condividendo poi ogni fase della preparazione online con compagni e professori».