<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

L’assessore di Noale in visita all’ecocentro

L’assessore di Noale con il collega Montresor, a sinistra, e Gaspari
L’assessore di Noale con il collega Montresor, a sinistra, e Gaspari
L’assessore di Noale con il collega Montresor, a sinistra, e Gaspari
L’assessore di Noale con il collega Montresor, a sinistra, e Gaspari

Enzo Masella, consigliere delegato alla sostenibilità e all’educazione ambientale di Noale, Comune veneziano di oltre 16mila abitanti, è stato ospite a Sommacampagna del collega Marco Montresor. Scopo della visita, osservare e rendersi conto di come si lavora all’isola ecologica in località Cesarina e al centro del riuso in zona industriale. «Il nostro Comune», precisa Montresor, affiancato da Lorenzo Gaspari responsabile dell’ufficio Ecologia, «è stato pioniere nella raccolta porta a porta spinta e nell’utilizzo preciso dell’isola ecologica con più di 1.200 ingressi giornalieri. Gran merito va all’ufficio ecologia che ha proposto e indirizzato, insieme agli amministratori che si sono succeduti, i cittadini verso questo approccio». «Sommacampagna è una realtà virtuosa e una comunità atipica, dalla quale si può imparare molto», ha detto Masella. «È animata da volontari attivi e laboriosi ed è supportata da amministrazioni di diverso colore, che già dall’aprile 1998 hanno creduto nella possibilità di gestione responsabile e attenta di ciò che consideriamo rifiuto. All’ecocentro», ha notato Masella, «ci sono più di 30 diverse suddivisioni, dall’olio vegetale agli pneumatici, controllo con microchip della frazione secca per una tariffa puntuale, appalti diretti con i Consorzi. E se ci si dimentica di esporre il bidone dell’umido, senza aspettare il giro dopo di raccolta, si va all’ecocentro». Masella ha visitato anche il centro del riuso, gestito dal gruppo missionario che vaglia, pulisce e rimette in circolo vestiario che altrimenti finisce in discarica. «Al riuso, scarpe, indumenti, cappotti e coperte trovano nuova vita e la lana di recupero viene cardata e riutilizzata per farne nuovi cuscini. Il risultato di tutto questo: minori costi per la collettività e il bilancio del Comune, un’animata schiera di volontari attivi e disponibili e un assessore all’ambiente più rilassato». «La visita del collega di Noale», spiega Montreso, «e il confronto ci permettono di crescere. Fa piacere ricevere stima e complimenti da comuni corregionali che prendono il nostro esempio a modello da esportare. Oggi la sfida è proseguire e migliorare aumentando l’attenzione alle tematiche ambientali e di salute». •

L.Q.

Suggerimenti