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Il museo Nicolis
rievoca le corse
sul Circuito del Pozzo

Enzo Ferrari al Circuito del Pozzo su Alfa Romeo nel 1929
Enzo Ferrari al Circuito del Pozzo su Alfa Romeo nel 1929
Enzo Ferrari al Circuito del Pozzo su Alfa Romeo nel 1929
Enzo Ferrari al Circuito del Pozzo su Alfa Romeo nel 1929

Domani dalle 20.30 porte aperte al museo Nicolis per la serata organizzata dal Veteran Car Club Bernardi sull’automobilismo storico e dedicata al Circuito del Pozzo. Verrà esposta una collezione di foto, articoli di vecchi giornali e cimeli della corsa veronese. Su un grande schermo, sfileranno filmati d’epoca. La prima edizione si disputò il 21 marzo 1926. Poi altre tre, fino al 1929. Solo quattro in tutto, che però hanno lasciato una profonda traccia nella memoria degli appassionati perché quella sfida richiamava piloti famosi, come Tazio Nuvolari, Enzo Ferrari, Pietro Bordino. Il tracciato collegava Forte Tomba, San Giovanni Lupatoto e Pozzo, su un percorso di poco più di 12 chilometri ogni giro.

Tutte le quattro edizioni andarono alle Bugatti, guidate rispettivamente da Alessandro Consonno (1926), Gaspare Bona (1927), Tazio Nuvolari (1928) e Giovanni Alloati (1929). Enzo Ferrari partecipò all’ultima edizione, quella del 1929, e si classificò quinto assoluto su Alfa segnando però in prova il record sul giro. Le strade, senza asfalto, venivano chiuse al traffico e i bolidi di allora ripetevano il circuito per almeno 20 volte, disegnando un triangolo.

Da qui il nome della mostra curata da Mauro Taioli «Il Magnifico Triangolo. Taioli da anni cerca in ogni dove documenti su questa competizione. La forma triangolare con ai vertici Verona, San Giovanni Lupatoto e la località di Pozzo, non richiedeva particolari abilità stilistiche, proprie dei percorsi misti. In questa corsa le curve erano solo tre. Tuttavia era richiesta ai piloti una buona dose di coraggio e resistenza per guidare per oltre due ore sui rettilinei di strada bianca dove venivano raggiunte velocità elevatissime.

Danilo Castellarin

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