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«Il Magalini sarà punto di riferimento per il territorio»

Tranquillizza tutti il sindaco di Villafranca Roberto Dall’Oca: «Quella al Magalini sarà una situazione temporanea; solo per gestire questa situazione». Risponde così il primo cittadino alle domande e alle critiche mosse dalla capogruppo Pd in consiglio comunale, Isabella Roveroni, sul futuro dell’ospedale villafranchese ora che è diventato Covid Hospital. Roveroni, con la consigliera regionale Anna Maria Bigon (Pd) ha chiesto quale sarà il destino del Magalini. E come mai la scelta sia ricaduta su Villafranca e non su altre strutture dismesse della provincia. «Il nostro ospedale», spiega Dall’Oca, «essendo una struttura nuova, potrà essere punto di riferimento di tutto il territorio per la soluzione dell’emergenza». E rilancia: «Sarà un vanto per la città e non un danno». Anche perché, aggiunge ancora il sindaco, al Magalini arriveranno nuovi macchinari che, conclusa la crisi, rimarranno all’ospedale. Qui verranno sospese tutte le attività non inerenti all’emergenza. E quindi anche il pronto soccorso - pro tempore - sarà declassato a punto di primo intervento. «Per 15 anni il territorio ha usufruito del pronto soccorso di Bussolengo», aggiunge Dall’Oca, «non vedo il problema di farlo ancora per un tempo limitato». Il Magalini dunque verrà trasformato in una struttura di pronto intervento con 46 posti di terapia intensiva, 30 di pneumologia semintensiva e 90 per le malattie infettive. «Il motivo della scelta», sottolinea ancora il sindaco, «è legato al fatto che si tratta di una struttura costruita per essere modulata in base alle esigenze». E sulle critiche: «Da tempo Roveroni insegue fantasmi sul Magalini che i fatti poi smentiscono. Ventilare che quest’opportunità sia una congettura per smantellarlo non solo è falso, ma anche poco rispettoso» •

N.V.

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