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Identificata la vittima

Il killer di Valeggio
voleva che il corpo
venisse scoperto

Identificata la vittima
I carabinieri sul luogo del delitto (Dienne)
I carabinieri sul luogo del delitto (Dienne)
L'Arma sul luogo del delitto a Valeggio (Dienne)

Il cadavere smembrato ritrovato a Valeggio è di una donna tra i 40 e i 50 anni, una straniera, forse nordafricana, le cui generalità non sono state rese note ma che sarebbe stata identificata (le impronte digitali erano integre) e stando ad alcune indiscrezioni non è escluso che vengano prese in considerazione le denunce di persone scomparse anche nelle vicine province di Brescia e Mantova.

Ma una cosa è certa: chi l’ha lasciata lì sapeva che c’era un animale da accudire e che quindi sarebbe stata trovata. Sapeva che c’era il recinto elettrico, infatti non lo ha oltrepassato, e ha lasciato i resti lì accanto. Ma la sua presenza e il cadavere smembrato hanno turbato il cavallo. «Quando sabato sono arrivata alle 16.30 c’era ancora chiaro ma Pampero era agitato, continuava a nitrire. Non capivo perchè, di solito si arrabbia se arrivo quando è buio. Poi ho visto la testa nel prato, pensavo fosse uno di quei manichini lugubri che vanno di moda per Halloween», spiega la proprietaria dell'animale, Cinzia Zara.

 

Dalla striscia d’asfalto che taglia lunghe distese di vigne non si vede quel corridoio ricoperto di erba che corre lungo lo spazio recintato con il filo elettrico e nel quale si trova Pampero, ma chi ha «seminato» i dieci pezzi di quel corpo evidentemente sapeva che qualcuno ogni giorno risale il terrapieno. E voleva che quei resti venissero ritrovati. 

Fabiana Marcolini

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