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I trattamenti per il tabacco al centro di una petizione

Un campo di tabacco
Un campo di tabacco
Un campo di tabacco
Un campo di tabacco

Il tabacco della discordia fa sollevare i cittadini e causa azioni delle autorità. Accade a Buttapietra, dove i trattamenti che effettuati in una coltivazione a ridosso delle case del capoluogo sono diventati un problema. Una situazione che rischia di portare a diffide o sanzioni. Al centro di questa vicenda c’è un vasto appezzamento di terreno (vari ettari) nella zona compresa fra le vie Provinciale Sud e Marconi. Qui un imprenditore agricolo di Oppeano da alcuni anni coltiva il tabacco. Un’attività che già aveva suscitato proteste in passato, ma che questa volta sembra essere diventata insostenibile. Tanto che c’è stato chi si è preso la briga di avviare una petizione che è stata depositata in Comune con alcune decine di firme. Il documento fa riferimento a un fatto particolare, avvenuto la sera di lunedì 29 luglio, anche se i cittadini spiegano che i trattamenti contestati sono stati ripetuti almeno altre due volte. «I sottoscritti cittadini, con 30 e passa gradi, hanno dovuto rinserrarsi in casa a causa di odori forti e urticanti», si legge nel foglio protocollato. «Si presume che i trattamenti agricoli possano avere anche conseguenze per la salute», dicono i residenti. «Chiediamo agli uffici del Comune di approfondire quanto è successo». «Questa situazione sta diventando sempre più difficile per noi che abitiamo vicino alla coltivazione, nel quartiere attorno a via Largo Alpini, ma anche per chi sta lungo via Zenati, fino a località Piombazzo», racconta Maria Tinazzi. «Dopo il trattamento del 29 luglio, iniziato di pomeriggio, ne sono stati fatti altri, anche se in forma più leggera», aggiunge. «Queste sostanze provocano irritazione alla gola e qui ci sono persone che hanno sintomi come quelli delle reazioni allergiche», conclude Tinazzi. In Comune, all’ufficio tecnico, spiegano che la situazione è nota e che già in passato era stato chiesto all’Ulss di verificare se c’erano problemi di tipo sanitario, scoprendo che gli imprenditori agricoli stanno utilizzando sostanze conformi alle norme di legge. «Prima di spargere nei campi i trattamenti devono comunque avvisare i cittadini, seguendo modalità precise, cosa che pare non sia avvenuta», spiegano. «Abbiamo avviato le iniziative necessarie a verificare se ci siano irregolarità», conferma la sindaca Sara Moretto, che spiega che nei giorni scorsi l’amministrazione ha informato i carabinieri, chiedendo di compiere verifiche. «So che hanno effettuato sopralluoghi e credo che abbiano avviato procedure in merito alle quali non posso al momento dire nulla», conclude Moretto. •

LU.FI.

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