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I ladri svaligiano sette case in tre ore e mezza

Una pattuglia di carabinieri impegnata in un’indagineVia Cesare Battisti a Vigasio. Qui i ladri hanno fatto incursioni in due case FOTO DIENNE
Una pattuglia di carabinieri impegnata in un’indagineVia Cesare Battisti a Vigasio. Qui i ladri hanno fatto incursioni in due case FOTO DIENNE
Una pattuglia di carabinieri impegnata in un’indagineVia Cesare Battisti a Vigasio. Qui i ladri hanno fatto incursioni in due case FOTO DIENNE
Una pattuglia di carabinieri impegnata in un’indagineVia Cesare Battisti a Vigasio. Qui i ladri hanno fatto incursioni in due case FOTO DIENNE

Incursioni da Valeggio a Isola della Scala. Un furto per paese. Una firma in ogni abitazione visitata: i fori del trapano utilizzato per forzare le porte. Il Villafranchese è stato battuto a tappeto dai ladri venerdì. Tra le 17.30 e le 21, ignoti hanno svaligiato un’abitazione a Valeggio, poi si sono spostati a Mozzecane, poi a Villafranca. Hanno proseguito a Povegliano e infine doppia tappa a Vigasio e poi a Isola della Scala. Almeno sette le abitazioni messe sottosopra probabilmente dalla stessa mano perché in tutti i casi, per entrare, i ladri hanno utilizzato un piccolo trapano forando gli infissi e aprendo le porte. Ne dà conto uno dei derubati: «Per noi ormai è tardi, ma se raccontate quello che ci è successo», ci ha scritto, «almeno le persone saranno più accorte e vigili e prenderanno misure adeguate». È nel tardo pomeriggio, quando le famiglie escono di casa magari per portare i figli alle attività sportive o a fare spesa e fa buio presto, che i ladri entrano in azione. Le zone residenziali sembrano deserte. «Noi siamo usciti attorno alle 17.30», prosegue il nostro lettore, «e siamo rientrati poco prima delle 21. La casa era tutta sottosopra. I cassetti estratti dai mobili e lasciati ovunque. Abbiamo terminato alle 3 di sistemare e pulire dappertutto». La famiglia ha chiamato i carabinieri che già erano sulle tracce dei ladri. L’allarme, infatti, era partito da Valeggio. E ieri mattina i derubati hanno sporto denuncia. «Invano, cosa vuole? Non credo serva a qualcosa», conclude il cittadino. «È sconvolgente rientrare e trovare la casa in quelle condizioni. Fa male sapere che qualcuno ha messo le mani sui ricordi di famiglia, tra le tue cose». E poi ci sono i bambini. Spesso restano scioccati per l’accaduto. C’è chi non vuole rientrare in casa e vuole trascorrere la notte dai nonni e chi paga in prima persona: due settimane fa, i ladri sono entrati in una villetta di Mozzecane rubando solo i pochi soldi di un undicenne che custodiva gelosamente le mance ricevute in un portafogli. Le incursioni avvengono in zone residenziali, in bifamiliari e villette. I ladri agiscono senza destare il minimo sospetto nei vicini di casa. Il fenomeno va avanti da anni, ma si mantiene sulle stesse medie. Non c’è, infatti, una recrudescenza. Se quella di venerdì può essere annoverata come una giornata fuori dalla norma, i carabinieri assicurano che non si tratta di un allarme né di un aumento degli episodi di criminalità che anzi, rispetto ad altre zone d’Italia, restano sotto le statistiche. Certo sono situazioni che fanno male. Per questo i carabinieri spesso elencano gli accorgimenti da adottare: assicurarsi prima di uscire che tutte le porte e le finestre siano chiuse, anche pertugi e aperture nelle cantine o nei sotterranei che ci sembrano impossibili da utilizzare: la corporatura di questi ladri spesso è minuta e riescono ad addentrarsi ovunque. Altra misura è quella di illuminare tutta l’area dell’abitazione, lasciando magari qualche luce accesa anche all’interno. Per chi ce l’ha, è meglio tenere il cane in casa perché fuori è facilmente narcotizzabile, mentre all’interno può abbaiare e destare l’attenzione dei vicini o dei proprietari. Infine, segnalare qualsiasi anomalia: un’auto, una moto, una persona sospetta. I furti, infatti, non sono improvvisati, ma nascono da appostamenti e studi delle case e delle abitudini delle famiglie. Talvolta qualcuno si fa passare per tecnico o per chi fa volantinaggio per capire chi vive in una villetta, se c’è una persona anziana o sola, il suo grado di ricchezza. Chiamare i carabinieri, insomma, ma non dimenticare anche di fare rete: telefonarsi tra vicini, se si pensa che qualcosa non sia a norma, talvolta aiuta. •

Maria Vittoria Adami

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