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Grezzanella dell’Anas, c’è la firma di Conte

La Grezzanella incompleta. Il cartello indica l’uscita a destra per Villafranca e a sinistra per Povegliano perché manca il tratto finaleVania Valbusa della Lega
La Grezzanella incompleta. Il cartello indica l’uscita a destra per Villafranca e a sinistra per Povegliano perché manca il tratto finaleVania Valbusa della Lega
La Grezzanella incompleta. Il cartello indica l’uscita a destra per Villafranca e a sinistra per Povegliano perché manca il tratto finaleVania Valbusa della Lega
La Grezzanella incompleta. Il cartello indica l’uscita a destra per Villafranca e a sinistra per Povegliano perché manca il tratto finaleVania Valbusa della Lega

La firma annunciata esattamente un anno fa è arrivata. La regionale 62 della Cisa è passata in capo all’Anas e così anche la variante, ovvero la Grezzanella, futura circonvallazione di Villafranca. Il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha firmato il decreto di riclassificazione delle strade che nelle Regioni Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana andranno o torneranno sotto la competenza di Anas che oltre a ricevere le strade avrà anche finanziamenti per portare a termine opere a esse correlate. In queste maglie l’assessore regionale ai lavori pubblici, Elisa De Berti (Lega), aveva trovato l’escamotage per completare la Grezzanella: passare la Sr62 (ex Anas) di nuovo alla società che nel frattempo è entrata in Veneto strade - quest’ultima finora competente per la costruzione della Grezzanella - e agganciare tra le opere connesse alla Cisa anche il completamento della variante. Un anno fa mancava solo la firma di Conte attesa per la fine del 2018, poi per la primavera del 2019. Ma non se n’è fatto più nulla fino a metà lugli scorso. Quando il sigillo presidenziale sul decreto è arrivato e il documento è passato alla Commissione «Ambiente territorio e lavori pubblici» nella quale siede la deputata Vania Valbusa (Lega). È l’onorevole a dare la notizia: «Il decreto è stato firmato e il 15 luglio è stato sottoposto alla valutazione della nostra Commissione che l’ha licenziato il 17. L’iter può dirsi finito», assicura la deputata valeggiana. Cioè non più burocrazia a rallentare un iter che viene rimpallato da oltre trent’anni? «Con il parere favorevole la commissione dà il via libera definitivo alla riclassificazione della Grezzanella. È un passaggio determinante per la strada perché il percorso amministrativo appena concluso porterà al compimento dell’opera». Sotto l’Anas passerà non solo il tratto di Postumia di circa 20 chilometri dal km 199 al 220, con gli innesti alla Sp3 Mediana e alla Ss11 a Ca’ di Capri; ma anche i 5,8 di Grezzanella già esistenti. Un anno fa, in municipio a Villafranca l’assessore De Berti con rappresentanti di Anas, Veneto strade, il sindaco Roberto Dall’Oca e alcuni consiglieri, aveva illustrato l’iter che avrebbe una volta per tutte sciolto il nodo della Grezzanella: il primo tratto di circonvallazione da Dossobuono a Villafranca è utilizzabile, ma poi si interrompe alla rotatoria di via Sant’Eurosia dove il traffico di attraversamento viene ancora dirottato in centro, in via Angelo Messedaglia una delle vie, insieme a via Nino Bixio via Trento, via San Giovanni della Paglia e contermini, tra le più oberate dal volume di veicoli che viaggiano sulla Postumia. Il secondo stralcio della Grezzanella dovrebbe proseguire dalla rotatoria fino a Sud di Villafranca all’altezza del negozio di casalinghi Castagna, tagliando fuori tutto l’abitato e facendo respirare finalmente i cittadini. Dal centro si elimineranno smog e - non da meno - i pericoli dettati dal passaggio di grossi camion in vie residenziali. È un’opera non più rimandabile per la quale all’incontro dell’anno scorso il sindaco Roberto Dall’Oca aveva sollecitato l’attenzione della politica extra moenia. «Con questo passaggio accogliamo anche quella richiesta», conclude Valbusa. «Questo è un intervento fondamentale per il territorio. Ed essendo qui ne conosciamo le necessità e costruiremo un dialogo proficuo con Anas affinché l’opera sia considerata di importanza strategica». •

Maria Vittoria Adami

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