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Fuori i tir dal centro: «Così si torna a vivere»

Uno dei tanti tir che passavano in  centro prima del provvedimento
Uno dei tanti tir che passavano in centro prima del provvedimento
Uno dei tanti tir che passavano in  centro prima del provvedimento
Uno dei tanti tir che passavano in centro prima del provvedimento

L’intervento che ha suscitato, nei giorni scorsi, diverse polemiche nel Nogarolese, sta raccogliendo fan a Trevenzuolo dove si stanno già vedendo gli effetti benefici della deviazione del traffico pesante in arrivo dal casello autostradale di Nogarole Rocca e diretto alla zona industriale di Trevenzuolo e oltre verso Isola della Scala. O meglio, si stanno sentendo: sull’olfatto e sull’udito. «Finalmente possiamo tenere aperta la porta del bar e magari mettere anche fuori delle sedie e dei tavolini», commenta la titolare del bar-trattoria Due Elle proprio sulla curva a gomito di fronte alla chiesa. Un commento, sostanzialmente positivo, arriva anche da Adriana Goletti, la battagliera pensionata che nel 2017 raccolse, sul problema del traffico pesante in centro, 300 firme inviate a tutte le autorità: dal sindaco al presidente della Provincia a quello della Regione, ai vari assessorati provinciali e regionali interessati dal tema, e all’Ulss: «Diciamo che intanto abbiamo portato a casa la riduzione della metà del traffico dei tir», osserva, «anche se comprendo le difficoltà e i disagi che questa deviazione provoca ai camionisti per l’allungamento del percorso. Ma ne va della nostra salute e ancor più di quella dei bambini delle scuole elementari che si affacciano proprio sulla provinciale, in centro. Ora», continua la signora Goletti, «ci attendiamo che al termine dei sei mesi di prova, il divieto diventi definitivo. Nel frattempo, però, serve un maggior controllo da parte della polizia locale per scoraggiare i trasgressori che purtroppo ci sono, eccome». Sul mancato rispetto del divieto, un pensionato assicura che di notte sente e vede «numerosi tir che tranquillamente transitano diretti verso Isola della Scala quando invece non potrebbero farlo. Serve un maggior controllo anche se capisco che si deve attendere un po’ più di tempo per fare un bilancio dei risultati ottenuti dalla deviazione». Anche il portavoce del Comitato salute e sicurezza, Arnaldo Vivaldi, che più volte ha presentato proteste scritte ai vari Enti interessati al problema, riconosce che «finalmente c’è un risultato anche a fronte delle nostre proteste. Ora si tratta di intensificare i controlli per sanzionare i trasgressori. Certamente si sarebbe potuto fare di più obbligando anche il traffico dei tir proveniente da Isola della Scala a deviare in zona industriale per Vigasio e da qui, una volta al rondò delle Cinque strade, dirigersi verso il casello di Nogarole Rocca». Il sindaco Roberto Gazzani conferma che «c’è ancora qualche mezzo che sbaglia non volutamente o volutamente il tracciato e i primi provvedimenti sanzionatori sono già stati emessi. Il provvedimento provinciale, voluto dalla nostra amministrazione, elimina situazioni di pericolo con il transito dei mezzi pesanti, oltre ai problemi di inquinamento acustico e dell’aria. In questi giorni ho letto, sul quotidiano l’Arena», prosegue il sindaco, «della protesta di alcune imprese perché questo provvedimento provoca allungamenti dei tracciati e conseguente danno economico. Gli amministratori locali devono ascoltare le indicazioni provenienti dagli operatori economici, ma anteporre sempre il principio della sicurezza dei propri cittadini. Non è sostenibile che il centro di Trevenzuolo sia scenario giornaliero di pericolosi incroci di camion. Auspico», conclude il primo cittadino, «che le amministrazioni locali limitrofe e gli enti come la Provincia siano concordi a estendere temporalmente tale provvedimento anteponendo così la sicurezza e la salute dei nostri cittadini al tornaconto delle imprese». •

Lino Fontana

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