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Frazione unita: a Rizza raggiunta quota 711 voti

Giro di boa per le consultazioni popolari a Rizza e con un primo traguardo raggiunto. Finora i cittadini che hanno espresso la loro volontà, indicando sotto quale Comune vogliono sia unificata la frazione, sono oltre 700. Il «Tavolo delle idee per Rizza unita», nato per portare avanti questa consultazione dopo l’input dei tre sindaci nell’autunno scorso, si era prefisso di arrivare almeno alla metà dei 1.600 possibili votanti: oltre ai maggiorenni, possono votare anche i ragazzi di 16 e 17 anni. «Abbiamo voluto un seggio itinerante e per più giorni perché si esprimano più persone possibile», spiegano i promotori. «Se avessimo ottenuto 200-300 voti non avrebbe avuto senso procedere». Invece ieri pomeriggio già 711 persone avevano espresso la preferenza. E restano ancora i seggi aperti fino a domenica. Oggi si vota alla pasticceria Cose buone dalle 18 alle 20; domani al bar centrale dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, e all’esterno della chiesa dalle 19 alle 20; domenica fuori da messa dalle 8.30 alle 12. Domenica, non appena sbrigate le ultime pratiche e chiuso il seggio, si procederà con lo spoglio, grossomodo a partire dalle 12.30. E nel pomeriggio, insomma, Rizza avrà dato un’indicazione se intende essere unificata sotto Villafranca, Castel d’Azzano o Verona. Il Tavolo, composto da volontari, si è occupato in questi mesi attraverso incontri con le associazioni e poi con assemblee pubbliche di fornire informazioni in merito ai tre Comuni sotto i quali è divisa Rizza, illustrando potenzialità, servizi, tassazione. Potrebbe giocare un ruolo, nella scelta, la vicinanza geografica, in tal caso Castel d’Azzano l’avrebbe vinta, o il senso di appartenenza e la convenienza economica, e Villafranca ha più residenti di Rizza oltre che un bilancio più corposo. Verona, sembra, per ora, la meno gettonata, vista anche la distanza. Dei circa 2.400 residenti, 1.189 sono villafranchesi, 792 azzanesi, 415 veronesi. Dopo questa consultazione, il Tavolo riferirà il risultato ai tre Comuni. L’iter potrà iniziare entro l’anno, ma non prima della prossima primavera poiché Villafranca e Castel d’Azzano vanno al voto e saranno i nuovi sindaci a rivolgersi alla Regione che poi promuoverà il referendum definitivo tra i cittadini.•. M.V.A.

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