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Evade la tassa di soggiorno ma ora non è più un reato

La stampa nazionale aveva parlato di «colpo di spugna per gli albergatori». Concentrandosi anche sulla eventuale natura di legge ad personam chiedendosi se l’articolo 180 del Decreto Rilancio favorisca il suocero di fatto del premier Conte che ha patteggiato a luglio due mesi e 17 giorni per peculato perché, in quanto patron dell’Hotel Plaza di Roma, tra il 2014 e il 2018 non aveva versato oltre due milioni di euro di tassa di soggiorno. Ora quello stesso articolo ha «salvato» un albergatore di Valeggio sul Mincio, che non aveva versato al comune valeggiano gli introiti delle tasse di soggiorno riscosse tra il 2016 e il 2018. In realtà qualcosa aveva pagato, ma solo 1.500 euro rispetto ai 13.488,80 realmente incassati durante la permanenza dei suoi clienti. Così il Comune di Valeggio, assistito dall’avvocato Pietro Zanini, aveva denunciato l’albergatore (difesa Flavio Amicabile) e si era costituito parte civile. Il mancato versamento della tassa di soggiorno fino a poche settimane fa comportava il reato di peculato, cioè quello per cui il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio si appropria del denaro di cui ha disponibilità, punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi. L’ARTICOLO 180, ai commi 3 e 4 del Decreto Rilancio, stabilisce che all’omesso, parziale o ritardato versamento dell’imposta di soggiorno da parte degli albergatori si applichi la sanzione amministrativa. La disposizione introduce così un illecito amministrativo per il fatto del gestore della struttura ricettiva che si appropri indebitamente dell’imposta di soggiorno (o almeno di una parte), depenalizzando quindi il reato di peculato che si trasforma in un illecito amministrativo, quindi in una multa. Finora il mancato versamento della tassa di soggiorno da parte degli albergatori veniva punita sia amministrativamente (attraverso l’uso di violazioni poste nei regolamenti comunali) sia penalmente, e ieri l’udienza di ieri davanti al giudice per le indagini preliminari Raffaele Ferraro ha ribadito l’impossibilità a procedere penalmente nei confronti dell’albergatore valeggiano se la caverà soltanto con una multa. •

L.M.

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