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Ongarato vittima di un incidente

Il paese abbraccia la famiglia di Matteo, giovane riservato

Un momento  dei rilievi sul luogo dell’incidente
Un momento dei rilievi sul luogo dell’incidente
Un momento  dei rilievi sul luogo dell’incidente
Un momento dei rilievi sul luogo dell’incidente

L’ennesima tragedia della strada stavolta colpisce la piccola comunità di Erbè. A perdere la vita in moto, sabato pomeriggio sulla provinciale 8, è stato un giovane del paese, Matteo Ongarato, 30enne, che abitava con i genitori in via San Giuseppe. Nel tardo pomeriggio di sabato, quando la notizia dell’incidente mortale ha cominciato a trapelare, in molti a partire dal primo cittadino hanno sperato che si trattasse di un errore. La conferma, arrivata nella notte, ha trovato la comunità al risveglio di domenica piena di sgomento e chiusa nel riserbo, a far muro per rispettare il dolore della famiglia, che è originaria del paese. Una vita spezzata prematuramente quella di Matteo, che lavorava insieme al padre nell’impresa edile di famiglia e che era un grande appassionato di moto che inforcava per un giro ogni volta che poteva. Anche sabato.

Il giovane, infatti, stava viaggiando in sella alla sua moto di grossa cilindrata, una Yamaha YZF-R1, quando verso le 16, a Pazzon di Caprino, sulla provinciale 8 del Baldo, per cause ancora in corso di accertamento carabinieri accorsi sul posto con la polizia locale, si è scontrato con due auto, prima con una Panda lateralmente e poi con una Citroen C3 frontalmente. Per Matteo non c’è stato nulla da fare, anche il tempestivo tentativo di rianimarlo è risultato vano. Tropo gravi i traumi riportati.

La tragica notizia ad Erbè ieri mattina passava di bocca in bocca, soprattutto tra i giovani, increduli e pieni di dolore. Matteo aveva anche un fratello ed oltre a quella per la moto, aveva la passione per la musica, che amava mixare come dj. «Qui ci conosciamo tutti», commenta il sindaco Nicola Martini ancora scosso dalla notizia di questa giovane vita spezzata, «come comunità siamo vicini alla famiglia Ongarato. Una tragedia immensa. Fino all’ultimo, quando era trapelata la notizia, speravo che si fossero sbagliati». «Non avevo una conoscenza approfondita di Matteo, ma posso dire che era un ragazzo molto rispettoso e che quando ti incontrava salutava sempre». Conclude il sindaco, che oggi prenderà anche contatto diretto con la famiglia: «Come amministrazione siamo fin d’ora pronti a rispondere a qualsiasi esigenza che i familiari dovessero esprimere».•.

Lidia Morellato

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