<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Erbacce tra le lapidi al cimitero

Erbacce vicino alle lapidi al cimitero di Villafranca FOTO PECORAL’incuria sul ghiaino davanti alle tombe con cespugli di piante non estirpate da mesi
Erbacce vicino alle lapidi al cimitero di Villafranca FOTO PECORAL’incuria sul ghiaino davanti alle tombe con cespugli di piante non estirpate da mesi
Erbacce vicino alle lapidi al cimitero di Villafranca FOTO PECORAL’incuria sul ghiaino davanti alle tombe con cespugli di piante non estirpate da mesi
Erbacce vicino alle lapidi al cimitero di Villafranca FOTO PECORAL’incuria sul ghiaino davanti alle tombe con cespugli di piante non estirpate da mesi

Sono passati dodici mesi, è di nuovo estate, ma i problemi al cimitero di Villafranca non passano. Anzi, tutto ritorna allo stesso modo. Proprio come l’anno scorso, parte del camposanto della città è infestato da erbacce alte. A rendere ancor più indecorosa la situazione è il fatto che queste siano cresciute poco lontane rispetto a quelle finite al centro della polemica lo scorso anno. E così l’incuria nella manutenzione del verde, e la mancanza di attenzione per il luogo di culto, ha aperto nuovamente alle polemiche. Le erbacce infestanti, lungo i camminamenti, sono, com’erano anche la scorsa estate, più alte delle lapidi. Certe, invece, cresciute proprio sopra, raggiungono il metro e mezzo di altezza. È il segno che nessuno, ormai da tempo, si è mai preoccupato di estirparle. L’indignazione è tanta, anche perché il disagio non è nuovo: non è la prima volta che le segnalazioni vengono fatte sempre per lo stesso problema. Nell’agosto del 2019 era servita la strigliata del sindaco Roberto Dall’Oca per smuovere la situazione. Ma ora? È tutto uguale, niente sembra essere cambiato se non l’area interessata. L’unica differenza, infatti, è che stavolta le erbacce sono dalla parte opposta. Entrando dal cancello principale, nella vecchia area del cimitero, sulla sinistra tenendosi l’accesso alle spalle la situazione pare essere la fotocopia di quella di dodici mesi fa. Dove adesso ci sono le erbacce, l’anno scorso non c’erano e sul lato opposto il contrario. Nell’agosto del 2019 il sindaco era sbottato spiegando che l’appalto era appena stato vinto da una nuova ditta e che questa avrebbe dovuto prendersi cura della manutenzione del camposanto. Dall’Oca aveva anche aggiunto che le operazioni sarebbero dovute iniziare già dal giorno dopo l’aggiudicazione del bando. Cosa che era stata fatta, anche se con un po’ di ritardo. Sulla destra, tenendo sempre il cancello d’ingresso alle spalle, le erbacce infatti oggi non ci sono. Anche l’area con il ghiaino a terra, prima infestata dal verde, è sistemata: l’operazione fatta allora, quindi, aveva dato il suo riscontro. Era servita una nota inviata direttamente dal municipio alla ditta appaltatrice, in cui si chiedeva un intervento urgente, seguito da un sopralluogo anche da parte dei tecnici dell’ufficio manutenzione e patrimonio del Comune, per accelerare le operazioni. «Mi auguro che sia stato solo un caso. Spero rimanga solo un caso isolato», aveva detto il primo cittadino commentando, in quell’occasione, la situazione. Aggiungendo che, se non fossero state messe in campo tutte le contromisure del caso in tempi rapidi, sarebbe intervenuto, in via eccezionale, direttamente il Comune a sue spese. Il passaggio da una ditta all’altra, era stato anche spiegato, avrebbe sì potuto provocare dei disguidi, ma quella non poteva essere una giustificazione per quanto stava accadendo. «Saremo fermi e vigili perché vengano rispettati gli impegni presi», aveva tuonato Dall’Oca. Ma, ora, basta fare appena due passi, spostarsi sull’altro lato, e sembra di ritornare indietro di mesi: le erbacce sono attorno alle lapidi, lungo i percorsi, negli angoli e camminamenti ciechi. Anche fra le tombe le infestanti crescono. All’ingresso, com’era invece accaduto lo scorso anno a fine agosto, non c’è alcun cartello che annuncia che verrà eseguito il diserbo. •

Nicolò Vincenzi

Suggerimenti