<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

È festa per i 70 anni di metalmeccanica

Un mezzo per la rottamazione in fase di completamentoGli imprenditori Angelo, Olivo e Roberto Tabarelli L’interno del capannone della ditta Tabarelli FOTO PECORA
Un mezzo per la rottamazione in fase di completamentoGli imprenditori Angelo, Olivo e Roberto Tabarelli L’interno del capannone della ditta Tabarelli FOTO PECORA
Un mezzo per la rottamazione in fase di completamentoGli imprenditori Angelo, Olivo e Roberto Tabarelli L’interno del capannone della ditta Tabarelli FOTO PECORA
Un mezzo per la rottamazione in fase di completamentoGli imprenditori Angelo, Olivo e Roberto Tabarelli L’interno del capannone della ditta Tabarelli FOTO PECORA

Settant’anni di presenza nel settore metalmeccanico del mondo produttivo Made in Italy. Tanti ne ha festeggiato la ditta Tabarelli Spa che costruisce caricatori oleodinamici. L’importante anniversario ha riunito quanti hanno partecipato e partecipano alla sua storia. La ditta, esempio di creatività, operosità e imprenditorialità italiana, nasce nel 1949 con la registrazione alla camera di commercio. Suo fondatore è Luigi Tabarelli che mette a frutto le sue spiccate attitudini per la meccanica. Diplomato perito meccanico entra nell’azienda del padre Angelo, terzista nel settore agricolo. A Luigi, nel 1955 si aggiunge, dopo il diploma ed il servizio militare, il fratello Olivo. La piccola officina che serviva alla manutenzione dell’attrezzatura agricola diventa, appunto nel 1949, ditta e comincia la costruzione di attrezzature ancora legate al mondo agricolo come trasformazione di vecchie automobili in piccoli trattori, primo mezzo trainante destinato a sostituire la forza animale, pompe e irrigatori per l’irrigazione a pioggia, botti spargi liquame, carica letame trainati e semoventi. E proprio la costruzione di carica letame diventa il prodotto di nicchia della nuova azienda che abbandona il settore meccanico agricolo per il settore metal meccanico. Innovazioni e sviluppi, come l’applicazione di una benna a ragno, rendono il mezzo particolarmente versatile: diventa caricatore per lo spostamento di materiali metallici ed inizia la sua diffusione nei depositi di questo genere di materiale molto utile perché fa risparmiare tempo e fatica. Il continuo studio e l’introduzione di sempre nuove tecnologie rendono il caricatore in grado di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro con la costruzione di macchine sempre più potenti con una gamma di modelli adatti a vari tipi di materiale da movimentare. La costante crescita è accompagnata dallo sviluppo della sede dell’officina: dalla prima, ricavata nei cortile della famiglia Tabarelli in via Roma 10, alla attuale posta in via Carlo Alberto Dalla Chiesa dove si trasferisce nel 2003. Oltre ai caricatori però, nel 1965 inizia a costruire anche presse per rottame ferroso e nel 1969 nasce una nuova ditta Tabarelli: l’Idromec che nello stesso anno si trasferisce in una sede in via Roma 23. La celebrazione del 70esimo anniversario della Tabarelli caricatori è stata l’occasione anche di celebrare il 50esimo della Idromec. Anche questo settore conosce una evoluzione costante: si passa dalla costruzione di presse interrate a quelle sterrate che compattano il materiale ferroso riducendolo in balle. Vengono sviluppate con applicazioni sempre più avanzate tra le quali la cesoia ed una cassa di compattazione. Oggi le presse dell’Idromec operano in Italia ed all’estero. Le due ditte, nate ed operanti a Mozzecane ad opera di una famiglia mozzecanese, partite con quattro operai, danno lavoro ad una quarantina di dipendenti. Continuano ad essere gestite dalle famiglie Tabarelli con Olivo affiancato dal figlio Roberto e dal nipote Angelo figlio del fondatore Luigi, morto nel 1978, ai quali si sono aggiunti negli anni altri familiari. •

Vetusto Caliari

Suggerimenti