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Due gruppi in contrasto per la piazza

L’immagine virtuale della nuova piazza con l’edificio da costruire ad Alpo
L’immagine virtuale della nuova piazza con l’edificio da costruire ad Alpo
L’immagine virtuale della nuova piazza con l’edificio da costruire ad Alpo
L’immagine virtuale della nuova piazza con l’edificio da costruire ad Alpo

L’anno nuovo, ad Alpo, porta con sé vecchie discussioni. Il tema è sempre lo stesso: la nuova piazza della frazione. A contrapporsi, così com’era stato anche nella fase preliminare, prima che venisse approvato il progetto durante il consiglio comunale del settembre scorso, due fazioni diverse del paese. Da una parte c’è chi chiede, ed è il caso del comitato «Alpo bene comune», che l’amministrazione riveda l’intero progetto preliminare. Dall’altro, invece, altri cittadini che appoggiano a spada tratta la nuova piazza. Opera che dovrebbe vedere la luce già quest’anno. La seconda fazione, che per ora non si è costituita in un comitato, spiega la portavoce Moira Molani, conta già 400 seguaci sulla pagina Facebook «Anch’io amo Alpo». «È l’espressione di tanti residenti della frazione», precisa Molani. Secondo lei, infatti, il progetto preliminare presentato, e poi approvato appena quattro mesi fa, sarà in grado di ridare slancio ad Alpo. Anzi, dicono i sostenitori della riqualificazione, sarà «una pietra miliare nella storia del paese». La contrapposizione fra le due diverse anime riguarda la cementificazione e i metri cubi che si andranno a realizzare sui 9mila a disposizione. Troppi secondo «Alpo bene comune», essenziali per «Anch’io amo Alpo». I primi, infatti, ritengono che gli oltre 60 parcheggi auto previsti siano un’esagerazione. «Crediamo che l’amministrazione non dovrebbe usare questo spazio pubblico, e notevoli risorse economiche, per un edificio che occupa una parte rilevante dell’area destinandola prevalentemente ad attività già esistenti nel nostro paese», avevano spiegato in un volantino consegnato casa per casa. Ma è proprio qui che la miccia s’accende. Per capire il pensiero di «Anch’io amo Alpo» bisogna rovesciare completamente il punto di vista. Perciò spiegano: «Sarà un luogo d’incontro e di aggregazione in cui portare avanti anche progetti di carattere sociale, in collaborazione tra le associazioni della frazione con il supporto del Comune». Nella piazza, aggiungono i sostenitori della tesi pro-amministrazione, potranno quindi trovare posto la farmacia, oggi relegata in uno spazio troppo stretto, e gli ambulatori medici. «Sarà il luogo idoneo», proseguono, «per attività di vario genere sia associative che private. Oltre che per altri locali adatti ad ospitare diversi servizi primari. Un’ulteriore spinta verso il futuro per Alpo». «Anche perché», sottolineano ancora, «il paese ha giovani a cui dover rispondere ora, ha associazioni che oggi sono attive sul territorio e vogliono avere spazi sufficienti». C’è poi da aggiungere, sostengono, che l’attuale centro sociale, ormai, ha evidenti limiti strutturali. Limiti che si sommano alla mancanza di parcheggi. Il progetto preliminare era stato approvato il 30 settembre con i voti di tutta la maggioranza unita, eccenzion fatta per Niko Cordioli (area Tosi) che si era allineato a quelli contrari delle opposizioni. La piazza, stando al preliminare, prevede oltre 4.700 metri quadrati di verde, altri 400 di area cani, 835 pavimentati e 63 parcheggi. Con un centro sociale di 250 metri quadrati. Il costo totale dei lavori è di due milioni 985mila euro. Le polemiche intorno alla piazza non sono nuove. Già nel 2018, infatti, c’era stata una raccolta firme per mettere nero su bianco le necessità di Alpo. Esigenze che però sono cambiate nell’arco degli ultimi due anni e che avevano riacceso il fuoco della discussione alla vigilia della seduta consigliare. In quell’occasione, infatti, una parte degli attuali oppositori del progetto preliminare, così per come è stato approvato, aveva chiesto di ritirare l’ordine del giorno in questione. Proposta poi respinta dalla maggioranza. •

Nicolò Vincenzi

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