La donazione degli organi, l’ultimo atto d’amore di Samuele Conti, il ragazzo di Casotti di Povegliano tragicamente morto giovedì scorso a Trento a seguito di un incidente mentre era sui roller, i pattini in linea.
Il paese, da giorni, è sotto choc. Lo strazio ha tragicamente unito la comunità di Povegliano a quella trentina dove Conti studiava e viveva durante la settimana.
Proprio ieri su Facebook il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha scritto: «La morte di Samuele Conti è una tragedia che ci riempie di tristezza. Era giovane, impegnato e tanto brillante da essere ammesso al Clesio, il collegio d’eccellenza del nostro Ateneo. Amava Trento e sarebbe diventato un bravissimo ingegnere».
Sempre sui social il primo cittadino ha annunciato un accordo, senza entrare per il momento nello specifico, proprio con l’Ateneo. «Insieme all’Università», le parole di Ianeselli, «troveremo il modo di ricordarlo (Conti, ndr) perché rimanga traccia del suo passaggio a Trento, perché la sua breve vita sia per ognuno un incoraggiamento a spendere nel migliore dei modi il tempo che ci è concesso vivere».
L’iniziativa In settimana, inoltre, prenderà il via una raccolta fondi a nome di Samuele - i dettagli verranno definiti tra oggi e domani - a favore dalla Fonicap, l’associazione Forza operativa nazionale contro il cancro al polmone. Iniziativa fortemente voluta dalla famiglia della vittima.
Sulla data dei funerali, invece, si saprà qualcosa in giornata, al più tardi domani quando si concluderanno le formalità per la restituzione della salma ai famigliari. Ma è probabile che si terranno, alla chiesa di Povegliano, verso la fine della settimana.
Solo quando verrà fissata la celebrazione, come aveva spiegato già ieri la sindaca Roberta Tedeschi, verrà anche indetta la giornata di lutto cittadino.
Mentre, com’era stato annunciato proprio da Tedeschi, tutte le iniziative del paese organizzate per questa settimana, in segno di rispetto, sono state annullate. Tra queste anche le visite al parco di villa Balladoro, presentazioni di libri ed altri eventi.
Il dramma La tragedia che è costata la vita a Conti si è consumata il primo giugno.
Quella sera, come tante altre dopo la giornata di studio, si era messo ai piedi i pattini, la sua più grande passione, e aveva imboccato la pista ciclabile. Un giro in solitaria, come ha confermato ieri anche la fidanzata del ragazzo, Benedetta, sui social. È lì che, per cause ancora da chiarire, all’improvviso ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra.
Soccorso e trasportato d’urgenza al Santa Marta di Trento, Conti ha lottato per un paio di giorni nel reparto di terapia intensiva. È poi morto giovedì, troppo violenta la botta alla nuca. Il ventiduenne ha lasciato il papà Giancarlo, la sorella maggiore Giorgia e la compagna del padre, Lidia.
Il cordoglio nei giorni scorsi è stato trasversale. Il giovane, infatti, era molto conosciuto in paese. Faceva parte del Gruppo giovani, associazione che organizza eventi a Povegliano e si era speso anche nell’ultima campagna elettorale. Ma è soprattutto per le sue qualità e per la sua intelligenza «sopraffina», come in molti l’hanno definita nei giorni scorsi, che verrà ricordato da tutti.