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Covid alle materne, bambini a casa

Un caso di covid alla materna comunale Zaccagnini: genitori invitati a portare a casa i bimbi   FOTO PECORAIl sindaco Mauro Martelli
Un caso di covid alla materna comunale Zaccagnini: genitori invitati a portare a casa i bimbi FOTO PECORAIl sindaco Mauro Martelli
Un caso di covid alla materna comunale Zaccagnini: genitori invitati a portare a casa i bimbi   FOTO PECORAIl sindaco Mauro Martelli
Un caso di covid alla materna comunale Zaccagnini: genitori invitati a portare a casa i bimbi FOTO PECORAIl sindaco Mauro Martelli

Il Covid entra nelle scuole di Mozzecane e in molte famiglie del paese. Nelle ultime settimane si sono verificati diversi episodi di contagio, che hanno obbligato dirigenti e coordinatori delle varie sedi a contattare con urgenza il Servizio igiene e sanità pubblica (Sisp) dell’Ulss 9 Scaligera. L’ultimo in ordine di tempo risale a l’altro ieri, quando in mattinata diversi genitori dei bambini che frequentano la materna comunale Zaccagnini hanno ricevuto una telefonata con la richiesta di provvedere al più presto al ritiro dei figli. Un bimbo iscritto, infatti, è risultato positivo e la coordinatrice, Annalisa Di Pietro, dopo aver informato il servizio dell’Ulss ha adottato il criterio della massima precauzione, invitando i genitori di tre sezioni a riportare a casa i piccoli. La prossima settimana sarà lo stesso Sisp a dare ulteriori disposizioni, anche alla luce del fatto che gli alunni delle materne non indossano la mascherina e quindi per loro valgono procedure diverse rispetto a quelle per le altre scuole. Impossibile avere notizie ulteriori dalla Zaccagnini, che il sabato è chiusa. Della situazione è al corrente il sindaco, Mauro Martelli. «All’inizio dell’anno scolastico», spiega, «i bimbi sono stati divisi in quattro gruppi epidemiologici. Quando si verifica un caso di positività al virus viene isolato almeno un gruppo». Alle materne i bambini giocano, mangiano e dormono in spazi comuni. Logico quindi essere molto rigorosi nel tracciamento. La preoccupazione delle famiglie dei bimbi delle materne nelle settimane precedenti era già stata sperimentata dai genitori con ragazzini alle elementari e medie. Il contagio aveva già fatto capolino negli altri istituti di Mozzecane. «Ed era inevitabile che accadesse», aggiunge Martelli, «visto che al momento sul territorio comunale i casi di positività sono 65 e diversi soggetti isolati sono genitori. Tuttavia, è importante precisare che il virus, pur essendo entrato nelle scuole, non si è propagato». Il primo caso si è manifestato alle medie. I test sui contatti scolastici sono stati conclusi e il contagio è stato circoscritto. In settimana, inoltre, si è verificato un altro caso alle elementari. Gli alunni di un paio di classi delle Caliari stanno completando i tamponi. L’indagine è ancora in corso. Nel caso di elementari e medie però non è prevista la sospensione delle lezioni. Se c’è un positivo in classe, viene isolato da quando manifesta i sintomi, salvo che il medico o il pediatra di libera scelta non li attribuisca ad altre patologie, oppure dall’esito del test. I compagni, invece, vanno a scuola con la mascherina e restano in isolamento dopo l’orario di lezione se viene prevista l’effettuazione dei tamponi come primi contatti con lo studente positivo. La preoccupazione sul territorio sale, tanto che Martelli, proprio ieri ha pubblicato sulla pagina facebook e sul sito del Comune un invito ai concittadini, esortandoli al «rispetto delle regole obbligatorie e a seguire le indicazioni consigliate». «Senza generare inutili allarmismi», avverte il sindaco, «mi sento in dovere di informare la cittadinanza che la situazione sta assumendo dimensioni preoccupanti. Non ci sono solo i 65 positivi accertati, ma diversi altri casi sospetti che mi fanno pensare che il numero dei contagi aumenterà sensibilmente nei prossimi giorni», scrive Martelli. «Alcuni focolai che si sono manifestati sono la chiara dimostrazione della sottovalutazione del rischio e dello scarso rispetto delle regole. Il virus è tra noi e tutti sono a rischio. Sarebbe una chiara illusione utopistica pensare di non esserne interessati», conclude. •

Valeria Zanetti

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