<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Coronavirus, io c’ero» Al via il concorso di scritti

Il direttore sanitario dell’Ulss 9, Denise Signorelli
Il direttore sanitario dell’Ulss 9, Denise Signorelli
Il direttore sanitario dell’Ulss 9, Denise Signorelli
Il direttore sanitario dell’Ulss 9, Denise Signorelli

Un’eclissi lunga mesi, tra preoccupazioni e ansie, ricordi belli e dolorosi. La pandemia ha lasciato un segno in ciascuno di noi e ora la biblioteca comunale di Villafranca invita a mettere quel segno nero su bianco, con il concorso letterario «Io c’ero. Storie veronesi al tempo del coronavirus», in collaborazione con il Comune e con il patrocinio dell’Ulss9 Scaligera. Il concorso è rivolto a tutti: medici e operatori sanitari, soccorritori e volontari, ma anche cittadini dai 18 anni in su, nonni, genitori, ragazzi. Dovranno raccontare in prosa una loro memoria del periodo vissuto in casa o sul lavoro, senza superare le 5.500 battute. Gli scritti dovranno giungere in biblioteca, in piazza Villafranchetta, entro il 14 agosto. Poi una commissione li valuterà scegliendone venti. La selezione sarà pubblicata in un volume che sarà presentato in autunno in sala «Alida Ferrarini» durante la cerimonia di premiazione. Il ricavato della distribuzione del libro andrà in beneficenza a favore di una onlus ancora da individuare. Così come la commissione è ancora da definire, ma conterrà esperti di letteratura, medici, professionisti e non. L’iniziativa è stata presentata ieri nella sede dell’Ulss9: «Un’idea bellissima perché il passato insegna», ha esordito il direttore generale dell’Ulss9, Pietro Girardi. «È un titolo al passato, Io c’ero», ha spiegato il sindaco Roberto Dall’Oca. «L’emergenza c’è ancora, ma vorremmo dire che abbiamo vissuto un’esperienza che resterà nella storia e ha toccato tutti noi anche dal punto di vista umano. Tutti abbiamo messo del nostro. Ora questa esperienza particolare si può mettere nero su bianco», ha concluso ricordando anche l’orgoglio della cittadina di aver avuto l’ospedale Magalini, punto di riferimento veronese nell’emergenza. Gli ha fatto eco il direttore sanitario dell’Ulss9, Denise Signorelli: «Il Magalini ha conosciuto i numeri più alti dell’emergenza e ha sentito vicina tutta la comunità villafranchese. Questa è una bella iniziativa: è doveroso guardarci indietro e fissare questi ricordi». «Il concorso», è entrato nel merito il presidente del comitato Biblioteca, Renzo Campodell’Orto, «è rivolto soprattutto a chi ha operato in prima linea, ma non solo. Chi ha una memoria della prima fase dell’emergenza la può condividere». Durante la pandemia, la biblioteca ha sospeso ventidue progetti culturali. Da qui l’idea del presidente di ripartire con un concorso letterario, cui ne seguirà uno artistico e uno sul cinema. «La cultura gioca ora un ruolo determinante per la ripartenza», ha aggiunto l’assessore alla cultura Claudia Barbera. «E la biblioteca è il cruciale punto di incontro degli attori della nostra società».

M.V.A.

Suggerimenti