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Code senza fine al passaggio a livello Il tempo perduto racchiuso in un libro

Il passaggio a livello di Tarmassia di Isola della Scala
Il passaggio a livello di Tarmassia di Isola della Scala
Il passaggio a livello di Tarmassia di Isola della Scala
Il passaggio a livello di Tarmassia di Isola della Scala

Le attese «infinite» al passaggio a livello di Tarmassia di Isola della Scala diventano un libro fotografico. Le decine di immagini scattate dagli automobilisti all’attraversamento a raso della ferrovia Verona-Rovigo che si trova alla periferia della frazione sono diventate infatti il soggetto della pubblicazione «Tarmassia, o meglio l’elogio del tempo sprecato!». Le barriere lungo la provinciale 24 «del Serraglio» che collega Bovolone a Valeggio sul Mincio, attraversando il territorio isolano, lo scorso luglio sono diventate il soggetto di un gruppo Facebook lanciato lo scorso luglio sul web da alcuni abitanti del paese. Tutto ciò allo scopo di ironizzare, e allo stesso tempo sdrammatizzare, sui tempi in cui le auto restano in coda in attesa del passaggio dei treni, a volte lunghi alcune decine di minuti, lungo la tratta che l’associazione nazionale Legambiente ha recentemente confermato fra le 10 «peggiori linee d’Italia» nel rapporto Pendolaria 2023. In nove mesi la pagina Facebook «Sbarre di Tarmassia» ha raccolto oltre 3.600 iscritti, non solo del Basso veronese, ma di altre zone del Veronese e delle province limitrofe, tutti uniti dalla voglia di scherzare, ma anche protestare, per il «famigerato» passaggio a livello isolano. Il successo di immagini, a volte dei veri e propri fotomontaggi, aventi come tema centrale le barriere della frazione ha spinto Sergio Smerieri, fotografo professionista di Vignola (Modena), a selezionare gli scatti più belli e ad inserirli in un libro fotografico. La pubblicazione verrà presentata dall’autore e dai promotori della pagina Facebook «Sbarre di Tarmassia» domani, alle 19.30, al «Palacover & Smeraldo» di Via XXV Aprile, nella frazione isolana. «Per il momento», spiegano i promotori dell’iniziativa, «abbiamo stampato 100 copie che speriamo vadano a ruba, così da poter effettuare una ristampa e raccogliere più fondi». Il ricavato della pubblicazione, che verrà venduta a 10 euro, una volta detratte le spese di realizzazione sarà devoluto ad uno scopo benefico. «Grazie alla donazione dello stampatore», sottolineano i responsabili, «che ha voluto mantenere l’anonimato, le spese di progettazione e realizzazione sono state notevolmente ridotte. Quanto avanzerà verrà destinato ad una realtà locale che sceglieremo. Probabilmente lo destineremo all’asilo della frazione». Riguardo al riscontro positivo ottenuto dalla pagina Facebook e dalla pubblicazione, i creatori di «Sbarre di Tarmassia» concludono: «Siamo contenti di aver raccolto intorno ad un aspetto della vita quotidiana, ossia il passaggio a livello del paese, la curiosità e la disponibilità di tante persone che, almeno per un attimo, non malediranno le “sbarre” di Tarmassia».•.

Fabio Tomelleri

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