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Classifica licei, il Medi ai primi posti

L’aula magna del liceo Medi di Villafranca con gli studenti che hanno ritirato il diploma
L’aula magna del liceo Medi di Villafranca con gli studenti che hanno ritirato il diploma
L’aula magna del liceo Medi di Villafranca con gli studenti che hanno ritirato il diploma
L’aula magna del liceo Medi di Villafranca con gli studenti che hanno ritirato il diploma

Il liceo Medi di Villafranca si conferma eccellenza sul territorio. A dirlo, oltre ai numeri delle iscrizioni ogni anno più pressanti, è anche lo studio condotto da Eduscopio.it, del gruppo fondazione Agnelli di Torino. L’indagine annuale tiene conto di molti fattori, non legati solamente ai progetti scolastici delle secondarie di secondo grado (sia paritarie che pubbliche) ma anche del percorso dei diplomati nel primo anno di università. E quindi si valutano crediti formativi conseguiti, voti negli esami e numero di prove sostenute. Tutti dati che indirettamente descrivono la preparazione che i ragazzi hanno avuto alle superiori. Il Medi, migliorando i risultati dell’anno precedente, si è confermato sul podio insieme al Guarino Veronese di San Bonifacio e il Galileo Galilei in città. Ma in alcuni indirizzi, l’istituto di via Magenta, ha pure primeggiato. Nello scientifico, scienze umane e economico sociale il Medi è stato il liceo con il punteggio più alto. Buoni i risultati anche per il classico e il linguistico. La nuova edizione di Eduscopio ha analizzato i dati di oltre un milione di diplomati negli anni scolastici 2014-2015, 2015-2016 e 2016-2017 mettendo a confronto circa 7.400 indirizzi. Il Medi si è confermato tra le più quotate a livello provinciale, ma nel villafranchese anche il Carlo Anti ha ottenuto riconoscimenti piazzandosi fra le migliori dieci scuole scaligere grazie all’ottimo lavoro svolto nell’indirizzo servizi commerciali per il web. Eduscopio è un progetto nato cinque anni fa e in breve tempo è diventato una bussola per i ragazzi in uscita dalla secondaria di primo grado, le medie, e che si affacciano al mondo delle superiori. «Il Medi ha sempre ottenuto buoni risultati», spiega il dirigente scolastico Marco Squarzoni, «essere al primo posto per il liceo scientifico e scienze umane è una bella soddisfazione”. “Anche per il linguistico e il classico siamo molto contenti», aggiunge Squarzoni. E ancora: «È un segnale confortante perché significa che il percorso che abbiamo scelto è quello giusto e l’offerta formativa che proponiamo è di qualità». Apprezzamenti sono arrivati anche dal sindaco Roberto Dall’Oca: «Complimenti ai tanti dirigenti, insegnanti e personale scolastico che stanno mettendo il cuore oltre l’ostacolo. La passione e l'impegno portano sempre grandi risultati», ha detto il primo cittadino. L’assessore all’istruzione Anna Lisa Tiberio, invece, si è congratulata con Squarzoni e i professori del Medi per la qualità dell’offerta innovativa ma sempre in linea, ha sottolineato l’assessore, con le direttive del Miur e dell’ufficio scolastico regionale. Attualmente al Medi sono 1.236 i ragazzi iscritti, con cinquanta classi. Numeri che il dirigente vuole confermare anche il prossimo anno. In via Magenta, quindi, anche a settembre prossimo verranno accolte dieci prime e per trovare le stanze che servono verranno sfruttate alcune aule dello Stefani Bentegodi, in via Ospedale. Oltre agli spazi sul retro del liceo dove ora ci sono cinque tensostrutture. Utilizzate solo per una settimana, prima che anche al Medi venisse attivata la didattica a distanza, verranno sostituite con strutture diverse da quelle installate ora sul campo di calcetto posizionate temporaneamente per far fronte all’emergenza covid. Sul provvedimento di lasciare a casa tutti gli studenti, e quindi di attivare la didattica a distanza, Squarzoni resta scettico: «Avevamo messo in campo tutto quello che serviva per mantenere la scuola un luogo sicuro. Il problema è stato indubbiamente il servizio di trasporto, troppo affollato». «Sarebbe stato un buon compresso», conclude il dirigente, «far venire a scuola quel 25 percento di studenti com’era stato accordato. In questo modo gli autobus si sarebbero svuotati e avremmo avuto una minima presenza in aula per far fronte a quelle circostanze difficili da gestire a distanza». •

Nicolò Vincenzi

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