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Ciclabile cancellata, coro di proteste

Il doppio senso di marcia in via Pastrengo a Salionze e le tracce della ciclabile cancellata FOTO PECORA
Il doppio senso di marcia in via Pastrengo a Salionze e le tracce della ciclabile cancellata FOTO PECORA
Il doppio senso di marcia in via Pastrengo a Salionze e le tracce della ciclabile cancellata FOTO PECORA
Il doppio senso di marcia in via Pastrengo a Salionze e le tracce della ciclabile cancellata FOTO PECORA

Fa discutere la cancellazione della ciclabile di via Pastrengo a Salionze che collega le strade che arrivano da Valeggio e Oliosi con il centro della frazione. Questo per permettere il ripristino del doppio senso di marcia, abbandonato dalla precedente amministrazione Tosoni. La svolta è stata formalizzata in una delibera della giunta comunale dell’8 settembre in cui si sostiene che s’è «ritenuto necessario, ai fini di una migliore fluidità della circolazione stradale dei veicoli a motore, che la viabilità in via Pastrengo venga modificata mediante l’istituzione in via permanente del doppio senso di marcia dei veicoli, con la conseguente soppressione della corsia ciclopedonale». Nello stesso documento si incarica il responsabile della polizia locale di predisporre gli atti e i provvedimenti di competenza, oltre a predisporre «uno studio per una preliminare analisi dell’eventuale fattibilità dell’istituzione di una zona a traffico limitato vietata agli autocarri nel centro abitato di Salionze». Che ci fossero le avvisaglie di un cambio di rotta lo si era capito qualche giorno prima quando il Comune, dopo aver terminato un intervento in via del Garda per una fuoriuscita d’acqua, con lo spostamento del traffico su via Pastrengo, aveva deciso di prorogare la misura. Ora i veicoli che arrivano da Peschiera potranno continuare a imboccare via del Garda o salire da via Pastrengo per imboccare l’ampia strada di piano che scorre vicino alla lottizzazione gardesana. A esultare per questa modifica della viabilità è Francesco Rodolfo Masera che da anni di batteva contro i sensi unici e contro il passaggio in via del Garda degli autoarticolati che ogni tanto s’incastravano nei punti più stretti, creando ingorghi. «È un grosso passo avanti», afferma Masera, «perché le macchine potranno continuare a passare da via del Garda, ma i camion, che superano il blocco (il divieto è a Peschiera, ndr) e arrivati a Salionze non sanno come girarsi, sicuramente imboccheranno via Pastrengo, non creando più file. Purtroppo se non si mettono le telecamere non c’è modo di disincentivarne completamente il passaggio. Almeno adesso non ci saranno più spigoli rotti delle case e si utilizzerà pienamente la strada di piano. La pista ciclabile invece mi sembrava sottoutilizzata». Di parere del tutto diverso è Pietro Stocco, per cui la bici è una passione e un lavoro (ripara bici a Valeggio): «Ora i tanti ciclisti che percorreranno via Pastrengo, arrivando anche da Sona e Sommacampagna», sostiene amareggiato Stocco, «avranno macchine di fronte e dietro, oltre alla possibilità che altre vetture escano dalle vie laterali. Un rischio enormemente più alto di prima e una decisione del Comune inspiegabile visto che il Codice della strada tutela gli utenti più deboli, ciclisti e pedoni». Va in quel senso infatti anche un disegno di legge approvato al Senato la settimana scorsa, con un pacchetto a tutela dei ciclisti, che prevede anche l’introduzione della strada urbana ciclabile ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, apposita segnaletica verticale ed orizzontale e priorità per le biciclette, oltre al doppio senso ciclabile su alcune strade. «Se poi all’eliminazione della ciclabile di Salionze», continua Stocco, «se ne uniscono altri, come l’obbligo di andare su strada invece che salire dai giardini di Borghetto, allora vien da pensare che Valeggio non è a misura di ciclisti. Dispiace perché molti speravano che il lockdown portasse a una diversa cultura della mobilità». Anche l’ex assessore alla viabilità della giunta Tosoni, Leonardo Oliosi, considera la scelta fatta un passo indietro. «L’anello che avevamo creato coi sensi unici», rileva Oliosi, «aveva il merito di dare spazio agli utenti deboli, ma anche di diluire il traffico che ora sarà concentrato in una via non particolarmente larga. Certo c’era sempre chi non voleva fare tutto il giro». Proprio da questo aspetto partono le considerazioni del sindaco, Alessandro Gardoni, per spiegare la modifica alla viabilità: «Stiamo procedendo con l'idea del doppio senso di marcia perché ci è stata chiesta a gran voce dalla maggioranza dei salionzesi per tutta una serie di situazioni. Contestualmente sono in atto verifiche per individuare nuovi percorsi per garantire sicurezza alle biciclette e ai pedoni». •

Alessandro Foroni

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