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Centro per vaccini al Palariso I sindaci sollecitano l’Ulss 9

Il Palariso di Isola della Scala
Il Palariso di Isola della Scala
Il Palariso di Isola della Scala
Il Palariso di Isola della Scala

Prende sempre più forza l’idea di allestire al Palariso di Isola della Scala un punto vaccini. Se ne parla da settimane, ma ora c’è una lettera firmata da Nicola Martini, Stefano Canazza, Luca Trentini, Eros Torsi e Eddi Tosi, rispettivamente sindaci di Erbè, Isola, Nogarole Rocca, Trevenzuolo e Vigasio, per ribadire la candidatura della struttura. Il documento, inviato l’altro ieri, è indirizzato al direttore generale dell’Aulss9, Pietro Girardi (nella lettera c’è scritto Andrea Nicola Girardi: un refuso), al direttore del distretto sanitario, Viviana Coffele, al direttore del servizio cure primarie, Gabriele La Rosa, e al presidente della conferenza dei sindaci, Gian Luigi Mazzi. I cinque primi cittadini vorrebbero «vedere presto attivato il punto vaccinazioni in questo territorio». Si tratta, infatti, di un bacino d’utenza di circa 30mila abitanti fra Isola e i Comuni confinanti. I sindaci, rivolgendosi ai vertici della 9 Scaligera, ribadiscono l’importanza di avere un presidio che non implichi spostamenti troppo lunghi soprattutto per le persone più fragili. Scrivono infatti che, com’era emerso anche nella conferenza dei sindici, le distanze devono essere ragionevoli: «La necessità di spostamento si ripete per il richiamo, dopo qualche settimana. Trattandosi, al momento, di cittadini anziani, inevitabilmente si rende necessario l’accompagnamento a cura di un familiare», sottolineano specificando l’importanza di un polo nell’area indicata. Il padiglione dove annualmente si tiene la Fiera del riso, quindi, sarebbe «per dimensioni, per disponibilità di parcheggi e servizi» un luogo che «si presta molto per la necessità incombente». Per quanto riguarda gli accordi con i medici di medicina generale del territorio non ci sono problemi perché, scrivono ancora, hanno già manifestato ampia disponibilità. I firmatari aggiungono: «Sappiamo infatti quanto sia importante, in queste circostanze, la conoscenza diretta di ogni assistito da parte del proprio medico». Oltre all’accordo con i dottori i sindaci contano pure sul supporto dei volontari e dell’organizzazione logistica di Ente fiera. Nemmeno la questione dei costi sarebbe un ostacolo perché Martini, Canazza, Trentini, Torsi e Tosi spiegano di poter «accollarsi una buona parte delle spese per l’organizzazione del servizio». E quindi i primi cittadini chiedono, sempre tenendo conto che tutto dipende dall’arrivo delle dosi, di giungere il prima possibile a stipulare un accordo d’intesa fra sindaci e Ulss9. Accordo utili, dicono: «Da un lato per consentire di attivarci con la logistica, dall’altro per dare adeguate e rassicuranti informazioni alla cittadinanza». La lettera si conclude così: «Una volta confermato l’accordo fra la Regione e medici di medicina generale, con il vostro placet (quello dell’Ulss, ndr), ci sentiremmo di poter procedere celermente ed efficacemente pressoché in totale autonomia». •

Nicolò Vincenzi

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