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Cena dei cacciatori, tamponi in vista

Laboratorio per esaminare i tamponi all’ospedale di NegrarLa foto di gruppo dei politici e degli ospiti alla cena di San Giorgio in Salici
Laboratorio per esaminare i tamponi all’ospedale di NegrarLa foto di gruppo dei politici e degli ospiti alla cena di San Giorgio in Salici
Laboratorio per esaminare i tamponi all’ospedale di NegrarLa foto di gruppo dei politici e degli ospiti alla cena di San Giorgio in Salici
Laboratorio per esaminare i tamponi all’ospedale di NegrarLa foto di gruppo dei politici e degli ospiti alla cena di San Giorgio in Salici

L’evento è stato organizzato nel rispetto delle misure di sicurezza e quella foto girata su Facebook, in cui alcuni amministratori appaiono vicini senza mascherina, è stata una leggerezza di pochi secondi, che non rappresenta l’immagine della serata. Sono concordi nel sostenere questo i politici sonesi che venerdì scorso hanno partecipato a una cena a San Giorgio in Salici, alla quale era presente anche una persona che il giorno dopo, a seguito di un tampone effettuato in previsione di un intervento chirurgico, è risultata positiva al Covid-19, nonostante fosse assolutamente asintomatica. È successo cioè l’imprevedibile, dato che questo cittadino, non avendo alcun sintomo, non poteva essere consapevole della sua condizione durante l’evento. La serata benefica, organizzata da cacciatori della frazione, che hanno fornito la selvaggina per la cena, si è tenuta all’aperto nel campo sportivo parrocchiale, e il ricavato di mille e 250 euro è stato devoluto alla parrocchia. Erano presenti un’ottantina di persone, fra cui amministratori locali, il vicepresidente del consiglio regionale Massimo Giorgetti e l’ex sindaco di Valeggio Angelo Tosoni. Il Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica) dell’Ulss 9 ha disposto la quarantena solo per le tre persone che erano sedute allo stesso tavolo del cittadino asintomatico risultato positivo, mentre per gli altri presenti alla cena, compresi gli amministratori pubblici, non è stata ritenuta necessaria alcuna restrizione precauzionale; per loro non c’è quindi alcun obbligo di isolamento. Il sindaco di Sona Gianluigi Mazzi ha comunque chiesto all’Ulss che vengano anticipati per il suo gruppo i controlli previsti periodicamente, che erano in programma più avanti. Il rispetto di queste regole di sicurezza rappresenta per l’assessore Gianmichele Bianco un motivo di tranquillità: «Quella foto che è girata non rappresenta la serata. Io mi sento tranquillo, perché ho sempre indossato la mascherina quando mi alzavo, e siamo sempre stati distanziati. Tutte le misure per organizzare l’evento in sicurezza sono state rispettate, e se queste misure non funzionano c’è da preoccuparsi per tutti, ovunque, non solo per noi». «Quindi, anche se ovviamente guardo con attenzione a quello che sta succedendo, posso dire che sono sereno, continuo ad usare le stesse precauzioni che ho sempre usato», conclude. Anche l’assessore Gianfranco Dalla Valentina, che ha la delega alla protezione civile, non si mostra preoccupato: «Sono tranquillissimo, sono stati osservati tutti i protocolli, eravamo dispersi in un campo da calcio, quindi non vedo di cosa mi devo preoccupare. Ci siamo alzati per fare la foto prima di andare via, tra persone che quotidianamente lavorano insieme nello stesso ambiente e che sono controllate. Io tra l’altro nella foto sono a distanza, ho almeno un metro da tutti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Federica Valbusa

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