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Tragica conta a Sommacampagna

Case di riposo, altri
otto ospiti morti
Ora manca personale

Tragica conta a Sommacampagna
L’ingresso della casa di riposo di Sommacampagna
L’ingresso della casa di riposo di Sommacampagna
L’ingresso della casa di riposo di Sommacampagna
L’ingresso della casa di riposo di Sommacampagna

Un’altra giornata nera nelle case di riposo della provincia. L’ennesima. La conta non si ferma e il numero delle vittime, ora dopo ora, cresce. Solo ieri sono morte altre tre persone alla Maria Gasparini di Villa Bartolomea (la più colpita) e altrettante alla Piccole suore della Sacra Famiglia di Colà di Lazise.

 

La situazione, però, è critica anche alla casa di riposo Campostrini di Sommacampagna. Da ieri mattina, infatti, il drammatico numero è salito a quattro. Le vittime sono tutte over 85: il primo decesso è di venerdì 20 marzo e da allora il trend non è mai sceso diventando, col passare del tempo, sempre più impietoso. Il secondo decesso legato a covid19 risale invece a venerdì 27 e il terzo a domenica scorsa prima di quello di ieri mattina quando a perdere la vita, dopo essere stata ricoverata all’ospedale di Peschiera, è stata una donna di 89 anni.

 

Sono in totale otto le persone morte negli ultimi dodici giorni alla casa di riposo di Sommacampagna, ma i sintomi delle altre quattro, a cui non è stato fatto il tampone, non sarebbero riconducibili a coronavirus.

 

La situazione alla Campostrini, che ospita una sessantina di anziani, adesso è drammatica. Alla conta delle vittime si aggiunge anche quella di chi, fra infermieri e operatori sociosanitari, è risultato positivo al test. In totale sono 17 su 37 i contagiati che ora sono in quarantena a casa. A questi, per altre patologie, si sommano poi altre cinque persone in malattia. «Siamo alla disperazione», dice il presidente della casa di riposto Antonio Aldrighetti. «Chi può fa i doppi turni. Sono dei veri eroi», aggiunge. Si cerca di trovare personale ovunque: «Abbiamo chiesto aiuto al prefetto, alla croce rossa e alla protezione civile», sottolinea il presidente. Sono arrivate forze fresche: sei operatori che si aggiungono a quelli già in servizio, ma è ancora troppo poco e non c’è nemmeno il tempo per il periodo di affiancamento.

 

L'articolo completo su L'Arena oggi in edicola

Nicolò Vincenzi

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