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Cantieri Tav, scoppia il caso orari

Il cantiere della Tav a PeschieraL’area recintata per i lavori della Tav in Borgo Venezia dietro alla strada Mattaranetta
Il cantiere della Tav a PeschieraL’area recintata per i lavori della Tav in Borgo Venezia dietro alla strada Mattaranetta
Il cantiere della Tav a PeschieraL’area recintata per i lavori della Tav in Borgo Venezia dietro alla strada Mattaranetta
Il cantiere della Tav a PeschieraL’area recintata per i lavori della Tav in Borgo Venezia dietro alla strada Mattaranetta

La società Cepav 2, il consorzio che costruisce il lotto Brescia-Verona della linea dell’alta velocità e capacità, ha richiesto ai Comuni di Peschiera, Castelnuovo, Sona, Sommacampagna e Verona, interessati da questa tratta, una deroga temporanea per ampliare gli orari di cantiere fino al 4 maggio 2021. La questione è approdata in consiglio comunale a Sommacampagna. L’amministrazione comunale, infatti, ha chiesto ad Arpav le modalità da seguire per il rilascio di tale deroga, ma il capogruppo di minoranza Luigi Bellorio ha letto durante l’assemblea consiliare un’interrogazione rilevando che l’ampliamento degli orari di cantiere può procurare maggiori disagi agli abitanti e problemi su fabbricati in termini di inquinamento acustico e di vibrazioni. «E ci sarà il passaggio di un maggior traffico pesante sulle strade interessate», ha continuato Bellorio che ha chiesto, con l’interrogazione, se l’amministrazione intende concedere la deroga e, qualora sia concessa, che sia soggetta alle disposizioni di Arpav che prevedono un referente per le problematiche legate al rumore, «con nome, cognome e numero di telefono ben visibile sulla cartellonistica di cantiere». Il consigliere ha, inoltre, caldeggiato che all’interno dei cantieri siano rispettati gli orari previsti dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19, e le distanze dalle abitazioni di attrezzature fisse come pompe, generatori, compressori. «È necessario», ha spiegato, «che vengano utilizzati tutti gli accorgimenti tecnici e gestionali per minimizzare l’impatto acustico verso l’esterno e che qualsiasi deroga concessa per lavorazioni dopo le 19 o prima delle 8 sia accompagnata da adeguata documentazione di previsione di impatto acustico. Chiedo infine che siano preventivamente informati tutti gli abitanti più esposti all’area di cantiere dei possibili disagi». Il capogruppo ha parlato per conto anche degli altri consiglieri di minoranza Annalisa Pozza, Alberta Bighelli, Augusto Pietropoli e Matteo Marchi. La risposta è arrivata dall’assessore all’ecologia Marco Montresor: «La deroga è un atto non di competenza dell’amministrazione, ma un atto che viene rilasciato dall’ufficio tecnico. È soggetta alle prescrizioni di Arpav che indica anche le modalità da seguire. C’è un referente e un responsabile dei lavori per poter avere un riscontro con qualcuno ed è obbligatoria da parte della ditta la valutazione dell’impatto previsionale acustico, prima che sia concessa la deroga. Sono anche previste mitigazioni sempre a carico della ditta. Una volta valutata la completezza della documentazione viene rilasciata dall’ufficio la deroga. Quest'ultima è subordinata al rispetto delle prescrizioni di Arpav», ha continuato Montresor concludendo: «Possiamo fare controlli e impartire eventuali altre prescrizioni in caso di rumorosità o criticità e qualora arrivassero segnalazioni della cittadinanza per disturbo o inquinamento, il Comune può avvalersi dell’assistenza di Arpav che come ente di controllo può richiedere accertamenti specifici alla direzione lavori. Abbiamo anche un fonometro che possiamo utilizzare con Arpav per verificare le segnalazioni». In queste settimane il traffico in prossimità del cantiere e sulla provinciale che conduce a Sona e Bussolengo è fitto nelle ore di punta. Montresor ha spiegato che alcuni lavori attuali sono funzionali alla realizzazione della strada di cantiere «che consentirebbe di portare via il traffico dalle strade e tutti quei camion che vediamo. Stiamo spingendo perché venga fatto in tempi brevi». •

Maria Vittoria Adami

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