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Calendario in dialetto, il Comune ci ripensa

Il calendario in dialetto, abbinato a quello della raccolta differenziata, uscirà anche per il 2021, sia pure con spazi più ridotti e sarà distribuito in tutte le case. Questa la decisione dell’amministrazione comunale che prova così a recuperare i mesi di silenzio che avevano provocato recentemente le proteste dei tre curatori, Antonio Bettio, Luigi Dal Barba e Lino Turrini. «I soldi a bilancio per la sua realizzazione erano già stati stanziati», dichiara il sindaco, Alessandro Gardoni, dispiaciuto per quanto ha appreso dalla stampa, «e allora, visto l'avvicinarsi del decennale di questo progetto, non solo ho chiesto di continuare a realizzarlo, ma ho proposto per quest'anno un'edizione speciale, un volume che raccolga le più belle immagini e i più bei detti e proverbi pubblicati negli anni». Negli anni scorsi era stato infatti possibile leggervi aneddoti e testimonianze di vari personaggi significativi della realtà locale, con corredo di foto storiche e appuntamenti. «Ci hanno chiesto di rinunciare alla colonna di destra dove mettevamo appuntamenti e proverbi», dichiara Lino Turrini, «e anche a parte dello spazio retrostante, per dare maggior rilievo alle informazioni legate alla raccolta differenziata. Ora cercheremo di stare nei tempi». Tempi e modalità che si distaccano dal progetto originario secondo Antonio Bettio (negli anni precedenti, dopo varie riunioni, la prima bozza si consegnava a settembre), anima del progetto iniziale, spingendolo a abbandonare il campo. Diversa la visione dell’assessore all’ecologia, Veronica Paon. «Non abbiamo mai avuto intenzione», afferma l'assessore Paon, «di bloccare il Lunari de Vales». •

A.F.

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