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C’è un piano per far slittare le tasse

Il municipio di Villafranca
Il municipio di Villafranca
Il municipio di Villafranca
Il municipio di Villafranca

Superata l’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia Covid19, ora la ripresa guarda a tanti aspetti della vita economica. Non di meno alle tasse che i cittadini dovranno pagare. Anche chi ha, nel frattempo, perso il lavoro e chi ha dovuto chiudere l’attività per due mesi e ora deve raccogliere i cocci. Ma le scadenze delle gabelle dovute allo Stato e al Comune sono vicine. Per questo l’amministrazione di Villafranca ha preparato un piano di battaglia, forte di un bilancio in ordine che sarà discusso il 25 giugno in consiglio comunale. In questi giorni gli uffici stanno calcolando a quanto ammonta per l’esattezza l’avanzo di bilancio. Anche la parte che non si poteva utilizzare e dalla quale ora, secondo le misure emergenziali concesse dal Governo, si può invece attingere. In municipio si prevedono slittamenti delle scadenze delle tasse da pagare e qualche agevolazione per le attività commerciali, produttive e industriali. Prima misura, valida per tutti: l’Imu, che scade il 16 giugno, si potrà pagare entro il 31 agosto senza sanzioni. È una soluzione specifica presa dal Comune. Lo spiega l’assessore al bilancio, Riccardo Maraia: «Volevamo portare il pagamento dell’Imu a settembre, ma non abbiamo potuto perché il Governo esige comunque la sua parte e ha stabilito di mantenere le due rate di giugno e di dicembre. Poiché spetta al Comune applicare e incassare l’eventuale sanzione per pagamento in ritardo, abbiamo deciso di lasciare questo margine. Perciò l’Imu si paga, ma chi lo farà entro il 31 agosto, seppur in ritardo, non sarà sanzionato». Più margine decisionale c’è invece per la Tari, la quota che ogni cittadino paga per la raccolta e il conferimento dei rifiuti. La prima rata di acconto si potrà pagare entro il 31 luglio, quindi si ha un mese in più per farlo. E in questo caso c’è un ristoro per negozianti, baristi e imprenditori che abbiano dovuto chiudere l’attività nei due mesi di emergenza: «Nelle lettere che invieremo con il bollettino della Tari ci sarà anche un modulo per loro da compilare. Con questo il Comune provvederà al rimborso della parte di Tari relativa al periodo in cui non hanno usufruito del servizio, ovvero quando hanno chiuso. Tutti saranno ristorati entro dicembre», continua Maraia che conferma le stesse procedure per la Tasi, la tassa per i servizi indivisibili. C’è una misura anche per gli ambulanti: «Per loro ridurremo del 30 per cento la Cosap (il canone di occupazione del suolo pubblico, ndr) da qui a fine anno. E rimborseremo i mesi di inattività». Saranno tutte entrate in meno che il Comune dovrà trovare il modo di ammortizzare. Anche per la tassa di soggiorno, che in genere si aggira sugli oltre 200mila euro l’anno, si calcola un ammanco di circa 100mila euro. In parte Villafranca potrà tamponare con i 510mila euro stanziati dal Governo come acconto del 30 per cento del Decreto Rilancio. «È una somma che integra il gettito mancato, ma soprattutto», conclude l’assessore Maraia, «lo Stato ci dà la possibilità di ripianare le perdite con l’avanzo di bilancio e noi abbiamo una somma abbastanza alta per l’inutilizzo dei fondi del 2017 e del 2018 che non si potevano utilizzare per opere pubbliche». •

Maria Vittoria Adami

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