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Bomba d’acqua, biblioteca allagata

Gli effetti della bomba d’acqua che ha colpito VillafrancaRagazzi sorpresi dall’improvviso allagamento della biblioteca «Mario Franzosi»L’acqua all’ingresso
Gli effetti della bomba d’acqua che ha colpito VillafrancaRagazzi sorpresi dall’improvviso allagamento della biblioteca «Mario Franzosi»L’acqua all’ingresso
Gli effetti della bomba d’acqua che ha colpito VillafrancaRagazzi sorpresi dall’improvviso allagamento della biblioteca «Mario Franzosi»L’acqua all’ingresso
Gli effetti della bomba d’acqua che ha colpito VillafrancaRagazzi sorpresi dall’improvviso allagamento della biblioteca «Mario Franzosi»L’acqua all’ingresso

Da copione, Villafranca, ad ogni bomba d’acqua va sotto. È successo anche ieri, intorno alle 16, nell’arco di una manciata di minuti. I lampi, le prime gocce e poi il disastro. Strade allegate nei soliti tratti: le trafficate via Bixio e Messedaglia, con cantine sommerse e mezzo metro d’acqua su marciapiedi e strade. Traffico in tilt e danni da contare come ormai capita troppo spesso in città. Una delle zone più colpite, da sempre, è piazza Villafranchetta. La biblioteca Mario Franzosi, infatti, si è allagata in pochissimi minuti. Gli studenti che si trovavano in quel momento nella struttura si sono ritrovati così bloccati all’interno mentre l’acqua entrava dall’ingresso principale e da quello laterale d’emergenza. Le cantine dell’edificio, così come l’archivio, erano stracolmi e un torrente all’entrata sembrava non fermarsi mai invadendo la Franzosi centimetro dopo centimetro. Non è servito il grido del direttore della biblioteca, che appena si è accorto che la situazione stava per farsi complicata ha urlato a tutti di uscire immediatamente. Sapeva che da lì a poco si sarebbe completamente allagato il pianterreno. Passati pochi istanti l’area sotto il porticato, davanti all’ingresso, era ormai impraticabile. Oltre mezzo metro d’acqua si era già divorato il vallo con i tombini che, come fontane, rigurgitano acqua che poi entrava nella struttura. Bloccati dentro i ragazzi - una trentina in tutto - hanno provato ad utilizzare l’altra uscita della biblioteca, quella laterale. Ma anche qui la situazione era la stessa, con frotte d’acqua che scendevano velocemente i gradini che portano ai tavoli. La pioggia si è impossessata dell’intero pianterreno in breve tempo non lasciando altra soluzione che scappare all’esterno sotto il temporale. Ma se la situazione alla biblioteca Franzosi è diventata critica in un lasso temporale così ristretto quella nel parcheggio sotterraneo si è rivelata ancora peggio. All’ingresso, infatti, appena dopo la rampa, l’acqua ha raggiunto un’altezza di 10 centimetri in un istante non lasciando nessun’altra scelta, per chi voleva prendere l’auto lasciata in sosta, che attraversare il lago che si era formato. Così come nei punti più bassi del parcheggio dove costantemente si formano dei ristagni che durano giorni. Su via Messedaglia la parte più critica è a nord, dalla rotonda di corso Garibaldi fino al rondò del Terzo Stormo. Qui l’acqua era così alta che non si distingueva dove finiva il marciapiede e dove iniziava la strada. Una pioggia torrenziale che ha allagato, com’era successo un paio di volte pure nel corso di questa estate, le cantine, la pizzeria situata all’angolo, bar e alcuni negozi. La bomba d’acqua non ha risparmiato nemmeno via Bixio, nella cosiddetta Pozza dei Roschi: punto nevralgico della città, dove sistematicamente, in caso di precipitazioni abbondanti, si verificano pesanti allagamenti. Chi non ha fatto in tempo ad installare le paratie davanti alle porte si è trovato, di nuovo, la casa allagata. Con tutti i disagi che ne conseguono per prosciugare stanze e cantine. Infine, i movimenti provocati da auto e camion in transito lungo via Bixio, poi, hanno dato vita alle solite «onde» che superavano anche le assi posizionate a difesa delle abitazioni per evitare che venissero invase. •

Nicolò Vincenzi

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