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Biblioteca in cantiere alle «Pellico»

La recinzione delle «Pellico» è stata spostata per ampliare l’area giochi FOTO PECORA
La recinzione delle «Pellico» è stata spostata per ampliare l’area giochi FOTO PECORA
La recinzione delle «Pellico» è stata spostata per ampliare l’area giochi FOTO PECORA
La recinzione delle «Pellico» è stata spostata per ampliare l’area giochi FOTO PECORA

«La nuova biblioteca di Lugagnano è un’opera programmata prima dell’emergenza sanitaria, risponde alle necessità dei giovani del paese e non ridurrà gli spazi della scuola dell’infanzia, cui saranno destinate nuove stanze in sostituzione di quelle che verranno tolte». Lo ha ribadito il sindaco Gianluigi Mazzi nel secondo incontro organizzato per fare chiarezza sul progetto e rassicurare insegnanti e genitori. I TIMORI L’amministrazione qualche settimana fa ha comunicato l’intenzione di realizzare la biblioteca in tre stanze della vecchia Pellico utilizzate dalla scuola dell’infanzia; questa decisione, di cui la cittadinanza è stata informata attraverso un comunicato arrivato proprio nel momento in cui il mondo della scuola si sta interrogando sugli spazi necessari a garantire il rientro in sicurezza, ha scatenato polemiche. Il timore di insegnanti e genitori era infatti che venissero così sottratti spazi importanti ai bambini, mentre le misure antiCovid ampliano la necessità di spazi. Dopo un primo incontro chiarificatore a inizio di giugno, ne è seguito un altro il 23 giugno, cui hanno partecipato anche i rappresentanti della scuola primaria, ospitata con le classi prime e seconde nello stesso immobile della scuola dell’infanzia. LE CRITICHE Mazzi si è difeso dalle critiche ricevute sui social di non pensare ai bambini: «Sono papà di due ragazzi che hanno frequentato questa scuola», ha detto, «e per 120 giorni ho gestito l’emergenza Covid per salvaguardare la salute di tutti». «Chi si è preso la responsabilità di scrivere che a noi dei bambini non interessa nulla ha fatto un grandissimo errore». E ammette: «Abbiamo sbagliato nelle modalità di comunicazione, ma ci son rimasto molto male per certe reazioni». LE RAGIONI La scelta di realizzare la nuova biblioteca, nel programma di Mazzi già dal primo mandato, è legata anche a un fattore demografico: «A Sona abbiamo sempre meno nascite e sempre più anziani», ha detto il sindaco, «e la fascia intermedia è quella che sta crescendo di più. Questo progetto nasce dalla volontà di rispondere a un bisogno dei ragazzi, altrettanto importane di quello dei bambini». La prospettiva è quella di trasferire nel polo scolastico di via Carducci tutte le scuole della frazione: l’obiettivo è di terminare l’edificio che ospiterà prime e seconde della primaria al massimo nei primi mesi del 2023, per poi iniziare la progettazione della nuova scuola dell’infanzia. Stando ai desideri dell’amministrazione, quindi, nel giro di qualche anno l’immobile della vecchia Pellico diventerà uno spazio completamente a disposizione della comunità, dove oltre alla nuova biblioteca, che inizierà ad essere costruita quest’estate, ci saranno altri servizi, ad esempio l’ufficio anagrafe. IL PROGETTO All’incontro erano presenti anche i progettisti Roberto Magnaguagno e Massimiliano Quinto. Alla Pellico si accederà attraverso un patio rialzato, da due ingressi: non ci sarà quindi alcuna interferenza fra la biblioteca e la scuola. Le stanze che verranno destinate alla nuova biblioteca si trovano al pianterreno, sul lato di via De Gasperi, nella parte della vecchia Pellico liberata a seguito della costruzione della scuola di via Carducci, dove dal settembre 2018 sono state trasferite le classi terze, quarte e quinte elementari; in sostituzione delle aule utilizzate per la biblioteca, ne verranno date alla scuola dell’infanzia altre tre al piano superiore e attualmente dedicate al doposcuola Collage, per il quale verranno messi a disposizione altri spazi. La biblioteca risponde soprattutto a un’esigenza dei ragazzi, ma sarà resa accogliente per tutti coloro che vorranno usufruirne, compresi i bambini: le tre stanze saranno allestite con computer, area studio e comodi pouf per i più piccoli. I LAVORI Nel frattempo sono stati effettuati alcuni interventi negli spazi della vecchia Pellico: è stata spostata la recinzione per allargare l’area giochi utilizzata dai bambini della scuola dell’infanzia, è stata tinteggiata la sala mensa, è stato tinteggiato il soffitto delle tettoie di accesso da via Don Minzoni e via De Gasperi e sono stati ristrutturati alcuni bagni. Sono in programma l’installazione di una tettoia a riparo dell’ingresso e il trattamento antiscivolo della rampa di accesso. GLI SPAZI In vista di settembre resta una preoccupazione: gli spazi attualmente disponibili per materna ed elementari saranno sufficienti a garantire la riapertura in sicurezza, nel rispetto delle regole di distanziamento? Il sindaco Mazzi ha voluto rassicurare genitori e insegnanti: «Garantire la salute dei bambini è fondamentale. Penso che nella vecchia Pellico gli spazi siano sufficienti, ma se non basteranno ne cercheremo altri. Se sarà necessario trasferiremo delle classi in altri luoghi e, se servirà, potremo addirittura pensare a montare una tensostruttura esterna, che possa accogliere i bambini». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Federica Valbusa

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