In un mese bruciati due mezzi della polizia locale di Castel d'Azzano e uno dei servizi sociali: poi minacce scritte sui muri contro il sindaco, un piccone conficcato nel parabrezza di un’auto e un furto in un negozio.
Per queste vicende quattro giovani - che all’epoca, tra ottobre e dicembre 2015, erano minorenni - affrontano oggi l’udienza preliminare a Venezia. Il pm li accusa di incendi dolosi, danneggiamenti, furto e minacce, assieme a una quinta persona allora maggiorenne. Il Comune si è costituito parte civile e il sindaco Antonello Panuccio dice: «La giustizia può essere lenta ma alla fine arriva e ciascuno deve capire le proprie responsabilità».