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Aurora sfida la forza di gravità È uno dei «Talenti ne L’Arena»

L’esibizione di Aurora Savio a Colognola nella terza tappa dei «Talenti ne L’Arena» in onda su Telearena
L’esibizione di Aurora Savio a Colognola nella terza tappa dei «Talenti ne L’Arena» in onda su Telearena
L’esibizione di Aurora Savio a Colognola nella terza tappa dei «Talenti ne L’Arena» in onda su Telearena
L’esibizione di Aurora Savio a Colognola nella terza tappa dei «Talenti ne L’Arena» in onda su Telearena

Giravolte ed evoluzioni appesa ai nastri. Una lotta contro la forza di gravità aggrappata al suo tessuto aereo. Aurora Savio, 15 anni di Povegliano, ha partecipato alla terza tappa dei «Talenti ne L’Arena» proponendo la sua esibizione studiata per giorni e giorni e che verrà riproposta questa sera dalle 21.15 su TeleArena. Uno spettacolo che ha costretto i presenti di Colognola ai Colli a tenere il naso all’insù per diversi minuti. Un faro a illuminare quei nastri e la concentrazione di Aurora per non sbagliare nemmeno un movimento. Anche la più piccola distrazione può mettere a rischio l’equilibrio precario costruito, fra nodi e intrecci, con minuzia. La sua è una delle singolari storie che stiamo imparando a conoscere durante il talent estivo di TeleArena. «Sin da quando ero piccola mi appendevo ovunque», dice Savio che ha iniziato con la danza acrobatica, ma cercava qualcosa di più. Un pizzico di adrenalina da unire alle altezze. Ecco che allora, in quarta elementare, si è avvicinata all’accademia circense di Verona dove tutt’ora prende parte a lezioni e allenamenti. «A un certo punto ho mollato. Ma era difficile stare lontano da quel mondo e quindi eccomi qui», prosegue quando mancano pochi minuti prima della sua esibizione. C’è tensione. «Non sono abituata ad esibirmi davanti al pubblico», sospira. Ma una volta pronta, quando la musica inizia, non c’è spazio per altro se non per i suoi nervi e muscoli che con forza si aggrappano ai due teli che danzano spinti dal vento. «Al terzo anno di accademia bisogna decidere in che cosa specializzarsi e questa disciplina era quella che mi affascinava di più”, rivela la 15enne. «Quando sei lassù», inizia a raccontare prendendo un po’ di coraggio, «puoi contare solo su te stessa. Non c’è nessun altro che può aiutarti o darti una mano. E poi», aggiunge la giovane circense che tra le sue attività conta anche il contorsionismo, «la cosa in assoluto più difficile, quando sto facendo gli esercizi, è la resistenza. Ma non si può allentare la presa, neanche per un momento. Serve tanta tenacia per rimanere aggrappati e per non mollare durante la preparazione che a volte è davvero dura». Sono servite tante ore di allenamento da alternare agli studi al liceo classico Maffei di Verona per prepararsi all’esibizione. «Mi alleno quattro giorni a settimana, poi dipende dal periodo», spiega. L’iscrizione a «Talenti ne L’Arena» è arrivata un po’ per caso: «È stata una proposta inaspettata che mi ha fatto il mio allenatore. Ricordo che mi hanno chiamata appena dopo scuola e in quel momento ho accettato subito, senza pensare che da lì a poco mi sarei ritrovata davanti a telecamere e pubblico». •

Nicolò Vincenzi

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