«Non è mai mancato al lavoro. Mai una febbre, mai un giorno saltato per malattia». Lo raccontano così i datori di lavoro, Davide Tumicelli e Marianna Tacconi, Osas Ehikioyd, il ragazzo che domenica pomeriggio intorno alle 17 si è tuffato da un pontile di Peschiera e non è più riemerso.
Lavorava da quasi due anni alla «Tst food srl» di Sona dove preparava pizze e focacce. Da appena un mese si era trasferito a Palazzolo, in via IV Novembre, e quello era il suo primo contratto d’affitto. Aveva 28 anni e arrivava dalla Nigeria. Prima di andare a vivere nella frazione si era appoggiato ad una cooperativa di Santa Lucia, a Verona, poi, ottenuto il permesso di soggiorno grazie a Tumicelli e Tacconi, era andato a vivere da solo. «Era felicissimo perché per la prima volta era indipendente», aggiungono i due datori di lavoro.
«Era un ragazzo d’oro, sempre sorridente e metteva allegria a tutti», prosegue Tumicelli. E così lo ricordano anche tutti i colleghi. In Italia non ha parenti, se non un cugino che vive a Bologna con cui si sta tentando da ieri di riallacciare i rapporti.
Saranno però proprio i datori di lavoro di Ehikioyd a pagare i funerali. Ieri anche il sindaco di Sona, Gianlugi Mazzi, ha detto che il minimo che può fare la sua comunità è accogliere il ragazzo nel cimitero di Palazzolo: l’iter burocratico verrà completato già oggi in giornata.
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