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Il veronese Enrico Zenatti in carcere

Arrestato per l'assassinio della suocera. Nel 2008 era stato assolto da un'accusa di duplice omicidio

Enrico Zenatti
Enrico Zenatti
Enrico Zenatti
Enrico Zenatti

Due sere fa, la morte di Anna Turina, 73 anni era stata ricondotta a cause accidentali. La lastra di vetro rotta sotto lo scorrimano della scala nella sua casa nella frazione di Malavicina di Roverbella aveva fatto pensare ad una caduta e poi ad una morte provocata dalle schegge di vetro che le si erano infilate nella testa e gola. Nel giro di una notte, lo scenario è stato stravolto: la settantreenne era morta perchè era stato colpita volontariamente forse con un coltello da una mano rimasta ignota fino a ieri mattina. Ieri, poco prima di mezzogiorno, i carabinieri di Mantova hanno arrestato il veronese Enrico Zenatti, 54 anni, accusandolo di aver ucciso la suocera che abita al piano di sotto della villetta che l’agricoltore condivide con la moglie a Roverbella

Oggi Zenatti sarà sottoposto all’interrogatorio dal gip mantovano e solo dopo si saprà se l’arresto sarà convalidato. A chiedere la misura cautelare della custodia in carcere con l’accusa di omicidio volontario, è il pm Fabrizio Celenza. Si tratta dello stesso rappresentante dell’accusa che il 17 luglio 2006, in servizio alla procura di Verona, aveva chiesto la condanna di Zenatti a trent’anni di carcere per l’omicidio di due lucciole sudamericane. Per questa vicenda, però, l’agricoltore di Custoza fu scagionato dalla corte d’appello due anni dopo.

Secondo le prime indiscrezioni, tra Zenatti e la suocera non correva buon sangue già da diverso tempo. Nella casa di Roverbella, le liti erano frequenti anche se fino a ieri non è emerso il motivo di tutti quei contrasti. Il corpo senza vita dell’anziana era stato ritrovato dal figlio della Turina, ingegnere e cognato di Zenatti, giovedì verso le 18.30. La donna si trovava ai piedi della scala che dal piano terra porta nella tavernetta. Una lastra di vetro decorato, che scorre sotto il corrimano, era infranta e il corpo della donna riportava gravi ferite da taglio che avrebbero potuto portarla alla morte per dissanguamento. La svolta è arrivata subito dopo quando sono arrivati i soccorritori e il medico legale. I sanitari hanno capito subito che non si poteva trattare di una morte accidentale, provocata da un malore o una caduta. Il successivo arrivo del pm Fabrizio Celenza ha indotto gli investigatori ad iniziare subito le indagini perchè si era capito che Anna Turina era morta a causa delle lesioni inferte da un’altra persona. E così si è parlato quasi subito di omicidio volontario.

È probabile che il genero, al culmine di una lite, abbia scaraventato la suocera giù dalle scale ma non si esclude che l’abbia anche colpita con un coltello. Sono tutte ipotesi per il momento che attendono la conferma dagli esiti dell’autopsia, che si svolgerà nei prossimi giorni nell’ospedale di borgo Roma a Verona dove la salma è stata trasferita già giovedì sera. I carabinieri delle stazioni di Castel D’Ario e Roverbella hanno immediatamente attivato il personale del nucleo operativo di Mantova, riporta il comunicato dei carabinieri. Sono stati ascoltati subito i parenti e subito dopo sono stati visionati i filmati delle telecamere installate vicino alla casa della vittima. Sono stati così ricostruiti, riferiscono gli investigatori dell’Arma, le ore precedenti alla morte dell’anziana. Evidentemente tutti gli elementi raccolti dagli investigatori dell’Armaa nella notte e nella prima mattinata di ieri hanno indirizzatole attenzioni verso l’agricoltore veronese. Zenatti è stato così rintracciato e arrestato. Avrebbe fornito la sua versione dei fatti ai militari che, però, mantengono il massimo riserbo sulle sue dichiarazioni. Oggi il 54enne avrà la possibilità di ribadire la sua difesa dal gip mantovano. Poi arriverà la decisione sull’arresto.

Giampaolo Chavan

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