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Apre il laboratorio da 480 test al giorno

La fase di allestimento del laboratorio a Villafranca
La fase di allestimento del laboratorio a Villafranca
La fase di allestimento del laboratorio a Villafranca
La fase di allestimento del laboratorio a Villafranca

Nicolò Vincenzi Il Magalini all’avanguardia. Covid hospital individuato dalla Regione, già a partire dalla settimana prossima inaugurerà il proprio laboratorio. Sarà una struttura moderna, con tecnologie avanzate in grado di analizzare 480 tamponi al giorno. Il laboratorio, che sarà diretto dalla biologa Maria Visconti, lavorerà 24 ore al giorno e darà risultati a tempo di record. «Grazie alla diagnostica molecolare rapida», spiega la direttrice, «in due ore si può sapere se un paziente in ingresso nella struttura è positivo. Oppure se deve essere dimesso o meno». Ma al Magalini, entro fine mese, i tempi si accorceranno ancora di più. «Si tratta di un sistema molto rapido che in venti minuti», continua Visconti, «sarà in grado di dire se il test è positivo”. Dalla settimana prossima invece, la direttrice verrà affiancata da un altro biologo e da un team di cinque tecnici e sarà il turno dei tamponi. «Non serviranno solamente per la diagnosi dei pazienti in entrata, in uscita o per negativizzare il tampone per le dimissioni. Servirà soprattutto per lo screening degli operatori e per la loro tutela». Oggi, quindi prima che il laboratorio covid-19 del Magalini diventi a tutti gli effetti operativo, i test da analizzare devono essere inviati a Padova, Negrar o Borgo Roma, allungando inevitabilmente i tempi. «Potremo così integrare tutte le richieste, sia quelle d’urgenza che quelle di screening», sottolinea la biologa. Le strumentazioni di cui potrà godere l’ospedale non saranno a tempo: anche quando finirà l’emergenza coronavirus il laboratorio resterà attivo al Magalini. Si tratta di apparecchi di ultima generazione, modernissimi: «Il sistema sarà aperto e quindi potrà essere utilizzato anche per altre indagini», conferma la direttrice. Ma è stata una lotta contro il tempo pure il suo allestimento. Il progetto di realizzare un laboratorio simile era già previsto a Villafranca, ma nell’arco di un anno, non in meno di una settimana. «Solo il 17 marzo ci è arrivata l’autorizzazione dalla Regione», spiega Visconti. Il giorno dopo sono state contattate le ditte specializzate per poterlo realizzare mentre il 19 la direzione sanitaria ha approvato il progetto. Il 20 marzo, grazie anche all’intermediazione di Maurizio Facincani, il responsabile Uoc dell’Ulss9, sono stati reperiti i fondi e in questi giorni i volontari della protezione civile dell’Ana Verona stanno portando dall’ospedale di Isola della Scala al Magalini tutto il mobilio necessario. •

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