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L'ordinanza

Isola della Scala
come Villafranca:
«5g vietato»

L'ingresso di Isola della Scala
L'ingresso di Isola della Scala
L'ingresso di Isola della Scala
L'ingresso di Isola della Scala

Stessa ordinanza e stesso divieto, cambiano solo i Comuni.

Il presidente della Provincia Manuel Scalzotto cerca un coordinamento sulle G5, ma intanto dopo il provvedimento firmato dal primo cittadino di Villafranca, Roberto Dall’Oca, anche Isola della Scala dice di no alla tecnologia legata in particolar modo alla telefonia mobile.

Il sindaco Stefano Canazza ha firmato un’ordinanza con cui vieta la diffusione su tutto il territorio comunale di impianti che possano supportare la nuova tecnologia, al centro di polemiche. Oltre al 5G, però, il divieto è valido anche per il 4G+, 4GPlus e 4G evoluto.

Nel documento, lo stesso che diversi primi cittadini stanno firmando in questi giorni, si spiega come il 5G, e le sue varianti, sia una tecnologia potenzialmente pericolosa perché «si basa su microonde a frequenze più elevate delle precedenti versioni».

 

L’ordinanza è la stessa che ha scatenato ondate di polemiche anche nella vicina Villafranca: capofila, appena la settimana scorsa, nel bloccare su tutto il territorio il 5G. Per spiegare l’ordinanza Dall’Oca aveva chiarito che si trattava solo di un divieto temporale, in attesa di ulteriori verifiche e studi, dopo che in Comune erano arrivate alcune richieste per poter utilizzare antenne sia private che pubbliche. Anche a Isola della Scala la decisione ha diviso la cittadinanza fra chi è favorevole e chi, invece, frena in attesa di ulteriori rassicurazioni. •

 

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Niccolò Vincenzi

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