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Analisi sui Pfas
Il sindaco assicura
«Sono entro i limiti»

Come sono i livelli di Pfas in paese? Lo ha chiesto un’interrogazione del consigliere comunale di Opificio isolano Luciano Mirandola «sull’ inquinamento da Pfas delle acque sotterranee nel territorio comunale». Premettendo che «il Comune si trova in una zona che potrebbe essere a rischio di contaminazione delle acque sotterranee da sostanze perfluoro cloridriche Pfas e che è necessario non sottovalutare la situazione», il consigliere ha chiesto all’ amministrazione comunale quando e dove l’Arpav ha effettuato i prelievi, quali valori sono stati riscontrati, se possa derivare pericolo per la salute pubblica e come intenda procedere per tutelare la salute dei cittadini e per tenerli informati.

Il sindaco Stefano Canazza ha risposto che Arpav ha effettuato un prelievo il 20 ottobre scorso in via Stradoncello, sottoposto anche ad analisi per Pfas; che i risultati sono stati inferiori a 10 nanogrammi per litro, decisamente sotto i limiti raccomandati dall’Istituto superiore di Sanità; che sul sito del Comune, in amministrazione trasparente informazioni ambientali, scheda analisi acqua potabile, è stato pubblicato il rapporto di prova; che l’Ulss anche per il 2017 ha pianificato le dovute verifiche periodiche; e che «l’amministrazione si premurerà di informare la cittadinanza in caso di superamento dei livelli di tolleranza previsti dalla legge, pur consapevole che eventuali non idoneità al consumo umano sono immediatamente segnalate dagli organi preposti». Per Mirandola la risposta non è stata soddisfacente. «Il sindaco», ha detto, « ha riportato valori di un prelievo fatto il 20 ottobre, non ha considerato la velocità di propagazione in falda di sostanze chimiche solubilizzate: bastano pochi giorni e non mesi». E quindi ha chiesto prelievi con frequenza quanto meno mensile.M.F.

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