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Al via le lezioni che tengono vivo l’italiano nei bimbi

Finite le scuole, è tempo di tornare in classe per i bimbi di Mozzecane e Nogarole Rocca, figli di immigrati. Hanno aperto lunedì infatti le porte delle elementari di Mozzecane per i corsi di alfabetizzazione estivi, una delle azioni del progetto Cestim «Primo, imparare bene la lingua!», proposto in una ventina di sedi tra città e provincia e sostenuto da Fondazione San Zeno, presieduta dall’imprenditore Sandro Veronesi, alla guida del Gruppo Calzedonia. Il progetto è stato varato nel 2001 ed è rivolto ai ragazzi di primarie e secondarie che vivono in famiglie dove non si parla in italiano. Contesti in cui i giovanissimi, in tre mesi di vacanza, dimenticano quanto imparato in classe e faticano a volte anche a fare i compiti delle vacanze. I ragazzini seguiranno dalle 70 alle 80 ore di lezione, tenute da giovani laureati in materie umanistiche, orientati all’insegnamento, ai quali il progetto offre una significativa opportunità lavorativa e formativa. A partecipare quest’anno saranno soprattutto ragazzi di Nogarole. «Circa una trentina, il doppio rispetto Mozzecane», dice l’assessore ai Servizi sociali di Nogarole, Elisa Martini. «Le insegnanti insistono molto coi genitori perché colgano questa opportunità. Nel 2018 abbiamo messo a disposizione lo scuolabus per accompagnare i minori nel comune vicino: le adesioni si sono moltiplicate». Alcune famiglie non sono riuscite però ad iscrivere i figli entro i termini. «Riteniamo quindi che l’anno prossimo le adesioni cresceranno. Ho già chiesto al dirigente dell’istituto comprensivo che l’alfabetizzazione sia programmata alle primarie di Pradelle, da dove proviene la maggior parte degli utenti». Il costo della frequenza è contenuto, una ventina di euro, il trasporto anche e scala in base al reddito. Sconti per i fratelli. «I corsi Cestim daranno poi l’opportunità a due laureande di Nogarole di misurarsi con l’insegnamento: Irene Maffesanti e Sofia Maestrini». •

VA.ZA.

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