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Aiuti alla Polonia Grazie dal sindaco di Wadowice

Bartosz Kalinski sindaco di Wadowice, in municipio a Sona FOTO PECORA
Bartosz Kalinski sindaco di Wadowice, in municipio a Sona FOTO PECORA
Bartosz Kalinski sindaco di Wadowice, in municipio a Sona FOTO PECORA
Bartosz Kalinski sindaco di Wadowice, in municipio a Sona FOTO PECORA

Sorpresi da una guerra che, nonostante le tensioni tra Russia e Ucraina, fino al 24 febbraio scorso era inaspettata anche per i vicini polacchi, ma allo stesso tempo confortati dalle tante dimostrazioni di bene che si sono fatte largo tra la distruzione. Come quelle arrivate da cittadini e imprenditori sonesi, che in poche settimane hanno raccolto e inviato una vera e propria valanga di aiuti per garantire una migliore accoglienza ai profughi ucraini che hanno trovato rifugio anche a Wadowice, città polacca nota per essere il luogo dove è nato papa Giovanni Paolo II, da quasi trent'anni è gemellata con Sona. Il sindaco Bartosz Kalinski ha voluto portare il suo ringraziamento di persona, stringendo le mani ai rappresentanti dell'amministrazione comunale e delle associazioni che nei mesi scorsi hanno reso possibile questa gara di solidarietà. Wadowice dista circa 300 chilometri da Przemysl, la città polacca più vicina alla frontiera con l'Ucraina. «I primi profughi sono arrivati dopo due notti: abbiamo circa 20mila residenti, in poco tempo sono arrivati 1.500 ucraini», ha spiegato Kalinski nella sala del Consiglio, «il popolo polacco ha accolto queste persone nelle proprie case: siamo rimasti sorpresi dalla generosità dei nostri concittadini e connazionali, ma anche dalla solidarietà dei cittadini di Sona». Dopo qualche settimana di raccolta e smistamento, a maggio i beni di prima necessità sono stati portati a Wadowice da tre volontari: Giorgio Bortignon del gruppo Fidas, Alfredo Cottini del Sos di Sona e Fausto Mazzi del gruppo alpini di Lugagnano, a cui Kalinski ha donato una targa in segno di riconoscenza. Una significativa scultura (due mani che si stringono) è invece stata consegnata agli amministratori comunali e ai rappresentanti delle altre associazioni, tra cui «Sona verso il mondo», che si occupa delle relazioni con città gemellate, e Il Dono che ha fatto da organizzatore della raccolta.•. K.F.

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