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VIGASIO

Aggressione
al disabile, denuncia
per tre ragazzini

I carabinieri di Villafranca
I carabinieri di Villafranca
I carabinieri di Villafranca
I carabinieri di Villafranca

Sono tre i giovanissimi denunciati tra i 15 e i 17 anni, due italiani e uno straniero, alla procura dei minori per l’aggressione al disabile, avvenuta giovedì sera in via Chiesa vicino al vecchio tempio di Vigasio. 
Devono rispondere di lesioni gravi provocate alla vittima. La sua situazione infatti, è peggiorata nelle ultime ore. In un primo momento, i medici hanno prescritto al disabile una quindicina di giorni di prognosi. Poi, però, è emerso che il pugno preso all’altezza dell’occhio ha provocato ben più serie conseguenze e così la situazione giudiziaria per i tre minorenni si è aggravata con l’accusa più pesante nei loro confronti. La vittima dovrà tornare nei prossimi giorni in ospedale per verificare la gravità della lesione riportata durante l’aggressione. 
Ora si attendono i provvedimenti dei pm della procura dei minori nei confronti dei tre giovanissimi che potrebbero comportare misure cautelari anche se, in questo momento, si esclude il loro trasferimento nel carcere minorile di Treviso. I carabinieri della compagnia di Villafranca non si sbilanciano nemmeno su altri atti di vandalismo, verificatisi tra Vigasio e Castel d’Azzano, commessi forse dagli stessi tre giovanissimi autori dell’aggressione al disabile. «Stiamo indagando, parleremo solo a inchiesta conclusa», fanno sapere gli investigatori. 
In due sono già stati convocati in caserma coi loro genitori mentre un papà e una mamma si sono presentati col figlio spontaneamente dai militari dell’Arma. Sui colloqui coi tre giovanissimi, però, non trapela nulla. «I cittadini devono collaborare con le forze dell’ordine», fanno sapere dal comando compagnia di Villafranca, «altrimenti troviamo serie difficoltà a ricostruire queste aggressioni e atti di vandalismo». Questa ritrosia a parlare, peraltro già segnalata dal nostro giornale in edicola ieri, nasce dalla paura di ritorsioni da parte di questi giovanissimi. «Ma è una paura che non deve esistere», fanno sapere i carabinieri, «non ci troviamo nel Napoletano dove imperversano le vere baby gang pericolose».
Nonostante queste «omertà», i militari hanno ricostruito fin nei minimi dettagli l’aggressione al disabile avvenuta giovedì sera. Tutto è iniziato quando i tre minorenni hanno lanciato delle carte nella casa della vittima. Il disabile si è subito lamentato per questo lancio di oggetti, si è affacciato e ha lanciato dell’acqua dalla finestra ai tre giovanissimi. Che non si sono fatti certo intimidire. Tutt’ altro. Si sono avvicinati alla porta di casa della loro vittima e l’hanno sfondata. Poi, in un primo momento, si sono allontanati. Pochi attimi dopo, ci hanno ripensato e hanno fatto ritorno sui loro passi e uno di loro, il quindicenne, una volta entrato nell’appartamento, ha sferrato un cazzotto molto forte all’altezza di un occhio del disabile senza neanche dargli la possibilità di reagire. 
Una volta conclusa la loro «impresa», i tre ragazzini si sono allontanati forse sicuri di non essere identificati. Peccato, però, che i loro nomi siano conosciuti da tempo dai carabinieri ed è stato un gioco da ragazzi risalire a loro e accusarli dell’aggressione. Sono stati convocati in caserma e sono stati denunciati a piede libero, per il momento, con l’accusa di lesioni gravi. 

Giampaolo Chavan

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