Se un aereo in avaria esce dalla pista e danneggia il carrello, se un elicottero si ribalta e cade, se un velivolo piomba a terra rompendosi in più pezzi, occorre saper intervenire per riequilibrarlo e portarlo alla manutenzione o per recuperarne pezzi ancora utili o anche solo per conservarli per eventuali perizie. E non è affare da poco. Per questo ieri e oggi, alla base dell’aeronautica del Terzo Stormo, di Villafranca, si sono incontrati ottanta militari di Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Spagna oltreché italiani, per l’esercitazione Dart, Disabled aircraft recovery training, organizzato dall’olandese European air transport command. Questo è il principale appuntamento internazionale, che si svolge ogni anno, per scambiarsi le reciproche informazioni sul recupero di velivoli danneggiati in incidenti. E durante la due giorni, i partecipanti verificano e validano tecniche, tattiche e procedure di gestione apprese in diversi contesti e le rispettive capacità di recupero dei velivoli. Ieri mattina i vertici dei reparti interessati si sono confrontati con il maggiore generale della Eatc, Andreas Schick, e il generale di brigata aerea Michele Oballa. C’era anche l’ex comandante del Terzo Stormo, Francesco De Simone, oggi a Roma. I militari si sono esercitati su vecchi velivoli dismessi trasportati alla base di Caluri che per la quarta volta ospita l’esercitazione. Le diverse squadre hanno lavorato in maniera congiunta e l’aeronautica italiana ha partecipato con personale specializzato e attrezzature peculiari che consentono il sollevamento e il trasporto di velivoli o parti. I militari hanno impiegato gru, grandi palloni gonfiabili o pneumatici per raddrizzare i velicoli e poi caricarli sui mezzi pesanti da trasporto.•. M .V.A.