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Addio a Franco Spadini il sindaco della «svolta»

Se n'è andato il sindaco che ha fatto di Buttapietra un paese. Alle 15 di ieri, nella chiesa del capoluogo, si sono svolti i funerali di Franco Spadini, l’ex primo cittadino che viene ricordato per aver trasformato in una comunità con spazi pubblici e servizi quello che era poco più di un agglomerato di corti agricole. Spadini è stato sindaco di Buttapietra per 10 anni. È stato eletto nel 1973, dopo la fine anticipata di un’amministrazione che metteva assieme Democrazia cristiana e Partito socialista, e per dieci anni ha guidato una maggioranza che era costituita da un monocolore Dc, ma dialogante con i socialisti. Quando il fattore che gestiva un'importante azienda agricola di Buttapietra indossò la fascia tricolore, secondo quanto ricordano coloro che con lui sedevano in Consiglio, il paese viveva una situazione completamente diversa da oggi. Con l'avvento dell'amministrazione guidata da Spadini, che era espressione di un gruppo dal quale poi sarebbero usciti amministratori che hanno guidato il Comune buttapietrino per parecchi anni, sono cambiate molte cose. L'elemento di svolta è stato dato dalla realizzazione di un'iniziativa residenziale economico-popolare che era stata programmata sfruttando la legge 167 del 1962. Quelli che prima erano campi coltivati sono diventati spazi su cui sono sorte abitazioni e, sempre in un'ottica di sviluppo, in quegli anni è nata anche una cooperativa edilizia che è tuttora esistente. Da borgo agricolo di periferia, Buttapietra ha allora iniziato a diventare paese. Con il sindaco Spadini è stata finalmente creata una piazza, intitolata al IV Novembre, è stato realizzato l'ufficio postale, che prima era in un'abitazione privata in posizione defilata, sono state avviate la raccolta differenziata dei rifiuti e i servizi estivi ed extra-scolastici per bambini e ragazzi. Inoltre sono stati realizzati il centro diurno per gli anziani e la sala civica ancora oggi è l'unica del paese, è stato ingrandito il municipio e sono stati risolti vari problemi delle scuole. Quello che tutti ricordano come «un bravo sindaco» è morto per malattia ad 88 anni d'età, lasciando tre figli grandi. •

Luca Fiorin

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