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045 mette su carta i deserti delle città

Da sinistra, Zoccatelli, Marchi, D’Amato e Cordioli
Da sinistra, Zoccatelli, Marchi, D’Amato e Cordioli
Da sinistra, Zoccatelli, Marchi, D’Amato e Cordioli
Da sinistra, Zoccatelli, Marchi, D’Amato e Cordioli

Tutto è nato dalla passione per la carta. Nell’era digitale c’è chi si dedica ancora al prodotto di nicchia, alla pubblicazione studiata, quasi accudita, per stampare creatività su quel materiale affascinante che ha segnato la storia del mondo: la carta, appunto. Ruota attorno a lei, il collettivo di microeditoria indipendente «045», formato nel 2018 da un gruppo di giovanissimi - neppure 100 anni in quattro - nati e cresciuti tra Villafranca e Valeggio: Emanuele Zoccatelli, ideatore dell’iniziativa, 22 anni, e Paolo D’Amato, 23, entrambi studenti universitari in graphic design; Francesco Marchi, 27 anni, una laurea in studi globali conseguita tra Berlino e Buenos Aires; Francesco Cordioli, 23, studente di sociologia. Il collettivo, grazie al finanziamento di Bando alle ciance, iniziativa intercomunale rivolta ai giovani, ha finora stampato un paio di numeri cartacei di una rivista seguita interamente da 045, dall’ideazione alla produzione su carta, sul tema dello spazio urbano visto dai creativi veronesi. Numero zero e 1 sono usciti, in edizione limitata, ciascuno in un formato diverso adattato al contenuto da valorizzare secondo un fil rouge: il primo, «Punti di vista», era una raccolta di lavori scritti, illustrazioni e fotografie sulle prospettive del contesto urbano e il modo di vivere le città; il secondo «Contrasti», connesso alle migrazioni. Sempre allo spazio urbano è dedicata la prima attività collaterale di 045: un laboratorio di stampa e curatela di un numero di rivista, che si terrà questo fine settimana a villa Venier. Tra i docenti, Sara Gaingsforth, giornalista del gruppo Espresso e autrice di «Airbnb città merce, storie di resistenze alla gentrificazione digitale», che terrà lezioni di «Giornalismo urbano», e il fotografo Marco Valli, autore di «Bakeca», che spiegherà le tecniche di fotografia urbana. Al laboratorio, seguirà un numero cartaceo sul tema dello spazio urbano nel tempo della globalizzazione come luogo di osservazione delle dinamiche sociali ed economiche nel quale si condensano le contrastanti facce del presente: il turismo di massa, la «gentrificazione», l’esclusione e l’emarginazione sociale, le resistenze ai modelli economici, gli effetti del turismo sulla popolazione e sugli spazi pubblici, la desertificazione dei centri. «L’idea di 045 è nata da una mia passione per la microeditoria, la tipografia e la cartotecnica legata al mio indirizzo di studio universitario», spiega Zoccatelli. «A questo si è aggiunto il contenuto artistico e visivo. 045 narra la città e dà spazio a chi la vive. Il nostro fine è la microeditoria indipendente. Vogliamo dare uno spazio a creativi, essere un contenitore editoriale cartaceo». •

Maria Vittoria Adami

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