S’intitola “Viticoltura biodinamica in Valpolicella: agronomia, strategia e sensibilità” l’incontro on line che si tiene martedì 23 febbraio, alle 18.30, con relatore l’agronomo ed enologo Adriano Zago. Cos’è la viticoltura biodinamica? Come risponde all’esigenza di sostenibilità ambientale e salute pubblica? È applicata oppure applicabile anche in Valpolicella? Quali risposte sta dando in termini di qualità e apprezzamento del prodotto? Queste e altre domande saranno al centro del webinar, quarto appuntamento digitale della serie “Valpolicella, verso una viticoltura sostenibile a tutela dell’uomo e dell’ambiente” promossa dal Comune di San Pietro in Cariano insieme alla Consulta per l’ambiente. La partecipazione è libera, previa iscrizione dal sito www.comune.sanpietroincariano.vr.it. Successivamente all’iscrizione, sarà inviato il link al webinar.
Per informazioni si può scrivere all’indirizzo e-mail dora.stopazzolo@gmail.com.
Zago è un’autorità riconosciuta a livello internazionale nell’ambito della viticoltura biodinamica e sta mettendo a disposizione dei produttori le sue esperienze con attività di formazione e consulenza. “Ho organizzato corsi molto seguiti nel Veronese negli scorsi anni e sono molto presente in Valpolicella, con attività specifiche”. Dunque, ci sono già aziende che hanno fatto proprio l’approccio biodinamico in questa Denominazione vinicola? “Sì, l’interesse è crescente ma serve formazione” risponde Zago. “La strada è lunga, ma ormai ben avviata. L’impegno a investire tempo, lavoro, energie e risorse nel biodinamico c’è, specie nelle generazioni più giovani, che non si accontentano dei metodi tradizionali magari acquisiti in famiglia, ma desiderano integrarli o migliorarli con strumenti e metodologie innovativi e sostenibili”. L’appuntamento con il webinar del 23 febbraio arriva dopo quelli molto seguiti con Marco Stefanini della Fondazione Mach di San Michele all’Adige, che ha parlato dell’opportunità delle varietà resistenti, con Diego Tomasi del Crea-Ve di Conegliano, che ha spiegato come progettare e gestire un vigneto nel rispetto dell’ambiente, e con Maurizio Bottura sempre della Fondazione Mach che ha chiarito molti punti sui fitofarmaci.