<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il «tesoro» di Cortesele

Villa romana di Negrar, tanti mosaici da studiare e salvare, parte la raccolta fondi: «Servono 50mila euro»

Sindaco di Negrar e il soprintendente alla villa romana di Negrar (Foto Pecora)
Sindaco di Negrar e il soprintendente alla villa romana di Negrar (Foto Pecora)
Mosaici a Negrar (video Madinelli-Pecora)

Mosaici, mosaici e ancora mosaici alla villa romana di Negrar in località Cortesele. Tante piccole e colorate tessere che compongono non solo motivi geometrici, ma raffigurano anche gli animali più disparati e volti umani. Di un uomo e una donna, in particolare: lui con la barba grigia e i capelli lunghi, lei bella e agghindata proprio come una matrona romana. Sono questi i soggetti dei nuovi mosaici pavimentali scoperti alla villa antica di Negrar, in Valpolicella, che dopo due anni ancora non smette di stupire.

L'area è stata ormai tutta scavata dagli archeologi e studenti universitari capitanati sul sito negrarese dal funzionario archeologo della Sovrintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio di Verona Vicenza Rovigo, Gianni de Zuccato, e dal responsabile della Sap-Società archeologica Alberto Manicardi. Rimangono verifiche, approfondimenti ed esami stratigrafici da fare, per sostenere i quali è partita una campagna di crowfounding con il sostegno dell'associazione "Adige nostro". Serviranno circa 50mila euro.

«Contiamo sula generosità di imprese, associazioni, singoli cittadini», spiega il soprintendente Vincenzo Tinè. «Un ultimo sforzo, ora che siamo giunti alla fine di questo scavo che ha portato alla luce straordinarie pavimentazioni mosaicate». Il soprintendente è stato in visita stamattina, 25 maggio, al sito di Negrar, e ha annunciato il finanziamento milionario in corso di approvazione da parte del Ministero alla cultura.

«Un milione e mezzo sarà destinato al restauro e alla musealizzazione della Villa dei Mosaici di Negrar, per la creazione di un parco archeologico». Le ultime scoperte alle Cortesele sono state illustrate stamattina da de Zuccato e Manicardi. Presenti anche l'università di Verona con il direttore di dipartimento Arnaldo Soldani e la professoressa di archeologia classica Patrizia Basso, l'Accademia Belle Arti con il coordinatore della Scuola di restauro Massimiliano Valdinoci, il consigliere regionale della Lega Marco Andreoli, il sindaco di Negrar di Valpolicella Roberto Grison e l'assessore alla cultura e al turismo Camilla Coeli, i rappresentanti di "Adige Nostro" con in testa il presidente Gianni Rigodanzo.

Camilla Madinelli

Suggerimenti