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Ventilazione assistita, regalati quindici caschi

Medici e dirigenti dell’ospedale Sacro Cuore con i rappresentanti del Rotary Club Verona Nord
Medici e dirigenti dell’ospedale Sacro Cuore con i rappresentanti del Rotary Club Verona Nord
Medici e dirigenti dell’ospedale Sacro Cuore con i rappresentanti del Rotary Club Verona Nord
Medici e dirigenti dell’ospedale Sacro Cuore con i rappresentanti del Rotary Club Verona Nord

Quindici dispositivi per la ventilazione assistita, destinati a pazienti con insufficienza respiratoria da Covid-19 e non solo, sono stati donati ieri all’Irccs ospedale Sacro Cuore Don Calabria dai Rotary Club della provincia di Verona. Continua dunque l’azione di solidarietà legata all’emergenza coronavirus e raggiunge pure l’ospedale a Negrar di Valpolicella. I dispositivi C-Pap (acronimo di Continuous positive airway pressure) hanno la forma di un casco, sono collegati a un ventilatore automatico e all’interno si crea una pressione positiva che genera una miscela di ossigeno e aria. La donazione dei 15 caschi monouso rientra nel service «Terapia intensiva Verona» che ha coinvolto gli undici Rotary Club veronesi; altri C-Pap sono stati donati agli ospedali di Borgo Trento, Borgo Roma, Villafranca e Peschiera del Garda. «Quando è scoppiata la pandemia ci siamo chiesti cosa potevamo fare per aiutare il territorio», racconta il past president del Rotary Club Verona Nord, Giuseppe Palleschi. «Vista la pressione sull’ assistenza sanitaria siamo voluti intervenire in questo ambito e la generosità dei soci non si è fatta attendere: abbiamo raccolto 250mila euro, con i quali abbiamo acquistato non solo i caschi per la ventilazione non invasiva, ma anche ecografi, tablet e mascherine. Grazie al dottor Sergio Albanese, nostro socio e direttore dell’Otorinolaringoiatria di Negrar, abbiamo subito sondato le esigenze del Sacro Cuore Don Calabria e ci siamo attivati. Un’opportunità che per noi del Rotary club Verona nord assume un ulteriore significato, dato che l’ospedale gravita sul territorio di nostra competenza». Alla consegna dei dispositivi erano presenti insieme a Palleschi anche Gino Abati, Giuseppe Caruso e Maria Vittoria Lonardi, rispettivamente co-prefetto, segretario e socia del Rotary Club Verona Nord. Per l’ospedale c’erano il direttore della terapia intensiva dell’ospedale di Negrar, Massimo Zamperini, l’amministratore delegato Mario Piccinini, il direttore sanitario Fabrizio Nicolis e la farmacista Lorenza Cipriano. «Negli ultimi mesi questo “casco da astronauta” è stato associato all’infezione da Covid», spiega Zamperini, «ma i C-Pap vengono impiegati da tempo nelle rianimazioni per le insufficienza respiratorie. Pertanto questa donazione è molto importante per il mio reparto anche al di là dell’emergenza coronavirus, che ci auguriamo rimanga solo un ricordo». I ringraziamenti al Rotary sono arrivati inoltre dall’amministratore delegato Piccinini, che ha ricordato il duro periodo della pandemia: «Siamo stati in prima fila fin dall’inizio dell’emergenza, arrivando ad allestire 100 posti letto dedicati ai pazienti Covid, di cui 14 di terapia intensiva e 12 di semintensiva. Sono stati mesi difficili, durante i quali però è fiorita una grande solidarietà che ci ha supportato». •

Camilla Madinelli

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