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Valpolicella sempre più «green»

L’assessore Serena Momi ed Edyta Wytrykowska in Rampazzo, referente di Plastic Free
L’assessore Serena Momi ed Edyta Wytrykowska in Rampazzo, referente di Plastic Free
L’assessore Serena Momi ed Edyta Wytrykowska in Rampazzo, referente di Plastic Free
L’assessore Serena Momi ed Edyta Wytrykowska in Rampazzo, referente di Plastic Free

Comune di Negrar di Valpolicella e associazione Plastic Free uniti nella difesa del territorio e a favore della tutela ambientale. Per dire basta alla plastica abbandonata per strada, nei progni o nei boschi. Per ripulire, proteggere, sensibilizzare. La giunta di Negrar ha approvato un protocollo d’intesa con il gruppo Valpolicella dell’organizzazione nazionale di volontariato: l’obiettivo è semplificare i passaggi burocratici tra le parti e permettere a Plastic Free di essere agile nell’organizzazione delle attività. Inoltre, il protocollo intende creare un canale di comunicazione diretto per favorire sempre più la «svolta green» nella vallata. Negrar è il primo Comune della Valpolicella a firmare tale protocollo e il secondo in tutta la provincia, dopo Ronco all’Adige. L’auspicio dell’ assessore all’ambiente negrarese Serena Momi, però, è che nella zona non rimanga il solo: «Contiamo si crei una rete virtuosa con tanti altri paesi, a partire da quelli vicini a noi». I primi segnali ci sono, conferma la referente del gruppo Valpolicella di Plastic Free, Edyta Wytrykowska in Rampazzo:«“Siamo molto contenti del percorso intrapreso con il Comune di Negrar e abbiamo contatti in corso anche con quelli di Pescantina e Fumane», spiega. I PRIMI CONTATTI tra l’assessore Momi, i volontari valpolicellesi di Plastic Free e la referente sono avvenuti nei mesi scorsi in occasione della pulizia in un bosco privato a Montecchio, località Costa del Buso, da tempo utilizzato come discarica e maltrattato dai furbetti della spazzatura. Ma se da un lato l’abbandono di plastica e rifiuti di ogni genere continua a verificarsi, qui come altrove, dall’altro sta crescendo la sensibilità ecologica nella comunità e sempre più persone stanno aderendo alle proposte. L’iniziativa a Montecchio è stata un successo, sul fronte della partecipazione e dei risultati: la bacheca del bosco, con cartelli e messaggi di bambini e ragazzi affissi su un bancale di legno, è stata lasciata vicino al luogo ripulito come segnale per tutti quelli che passano, in auto come in bici. Inoltre, l’iniziativa a Montecchio ha aperto le porte all’idea e opportunità di regolarizzare la collaborazione tra l’ente locale e l’organizzazione di volontariato, fino al suo concretizzarsi con l’adozione del protocollo della durata di un anno e con tacito rinnovo al decorrere della data di stipula. MA CHE COSA FA Plastic Free? Partendo dall’informare sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, per i suoi effetti devastanti sull’intero ecosistema, propone a titolo gratuito non solo appuntamenti di raccolta e pulizia, ma anche lezioni di educazione ambientale nelle scuole (in presenza o da remoto), sensibilizzazione online sui social o nel territorio con stand, passeggiate ecologiche e turistiche, segnalazioni di abbandono abusivo di rifiuti. Tutte attività che, d’ora in avanti, a Negrar e frazioni il Comune si impegna di supportare con patrocini, autorizzazioni, priorità alle segnalazioni che provengono da Plastic Free, ritiro dei sacchi al termine di ogni iniziativa. «Il nostro gruppo Valpolicella è nato da nemmeno un anno, conta una ventina di soci ma ha già ricevuto il supporto di tante persone», sottolinea Wytrykowska in Rampazzo. «L’emergenza Covid finora ci ha condizionato e ha frenato tante attività, ma siamo partiti e abbiamo molti progetti in mente». •

Camilla Madinelli

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