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«Valpolicella e Unesco, avanti tutta»

Gli attori e la troupe del film Il sorriso di San Zeno, che verrà presentato a Venezia, all’esterno della chiesetta di San Zenone in PojaMarco Andreoli sui banchi del Consiglio regionale
Gli attori e la troupe del film Il sorriso di San Zeno, che verrà presentato a Venezia, all’esterno della chiesetta di San Zenone in PojaMarco Andreoli sui banchi del Consiglio regionale
Gli attori e la troupe del film Il sorriso di San Zeno, che verrà presentato a Venezia, all’esterno della chiesetta di San Zenone in PojaMarco Andreoli sui banchi del Consiglio regionale
Gli attori e la troupe del film Il sorriso di San Zeno, che verrà presentato a Venezia, all’esterno della chiesetta di San Zenone in PojaMarco Andreoli sui banchi del Consiglio regionale

Dalla creazione di un itinerario archeologico della Valpolicella alla conservazione e valorizzazione del suo paesaggio, passando per la candidatura a patrimonio dell’Unesco delle tecniche di appassimento per i vini Amarone e Recioto, con relativa valorizzazione dell’area di produzione vinicola. Si è intensificato il dibattito su questi temi, nelle ultime settimane. «Vedo grande fermento in Valpolicella», conferma il consigliere regionale della Lega Marco Andreoli, di Negrar. «C’è la voglia di valorizzare e riscoprire le nostre bellezze, a partire dai tesori che stanno riaffiorando grazie agli scavi archeologici». La sfida del futuro, secondo lui, è «convogliare questo slancio positivo in una progettualità comune a tutto il territorio, per promuovere le nostre unicità, dal vino e i prodotti gastronomici al paesaggio e alle testimonianze del passato, da un punto di vista culturale e turistico». Ed è proprio su questa linea che il leghista negrarese in Regione fissa un obiettivo su tutti: rilanciare con forza la candidatura della Valpolicella come Patrimonio dell’Unesco. «Potrebbe essere un banco di prova», dice, «per avviare un dialogo proficuo a tutti i livelli tra istituzioni, categorie economiche e associazioni». Nel gennaio 2020 il consiglio regionale votò all’unanimità una mozione affinché questa zona vinicola potesse concorrere a entrare nei siti riconosciuti dall’Unesco. «La candidatura deve nascere dal territorio, ma ripartire da qui potrebbe essere l’occasione per fare squadra e iniziare a muoversi come un corpo unico», prosegue Andreoli. «Questo sta già avvenendo su temi importanti come la viabilità: amministrazioni locali, Provincia e Regione sono al lavoro per individuare soluzioni che vadano oltre i problemi dei singoli comuni. È il presupposto fondamentale per fare un deciso salto di qualità anche nella promozione turistica. La Valpolicella deve diventare a tutti gli effetti un brand di qualità, anche della vita, e una fonte di ispirazione: oggi vedo tutte le condizioni affinché questo proposito possa realizzarsi. Insieme possiamo rendere la Valpolicella più fruibile e conosciuta», sottolinea. «Penso alla creazione di itinerari diversificati e interconnessi, a sentieri e percorsi ciclopedonali che conducano i visitatori alla scoperta dei tesori più nascosti. Ci sono luoghi che nemmeno noi residenti a volte conosciamo», prosegue. Ne cita uno su tutti: la chiesetta di San Zenetto in Poja, a Sant’Ambrogio di Valpolicella, immersa nella natura. Nove giorni fa si è recato lì per assistere alle riprese de Il sorriso di San Zeno del regista veronese Mauro Vittorio Quattrina, docufilm sulla vita del patrono di Verona. La produzione ha inserito nei set per le riprese anche questo sito ambrosiano e trovato la collaborazione di amministrazione comunale e associazioni locali. «Nella promozione turistica», conclude il consigliere regionale di Negrar, «il successo passa prima di tutto dall’amore per il territorio. Riuscire a trasmetterlo è condizione essenziale per promuovere in Italia e all’estero le nostre bellezze». •

Camilla Madinelli

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